Crisi Estra Pistoia, l'obiettivo è arrivare a giugno: i possibili scenari

Situazione sempre in evoluzione in casa Pistoia Basket 2000 con la società che pochi giorni fa ha comunicato di essere in regola con tutte le scadenze. L'emergenza è stata superata grazie al contributo del consigliere Joe David, che ha immesso nelle casse del club 250mila euro per pagare la rata FIP e il tesseramento di Marco Ceron, necessario per evitare una multa salata. Scrive La Nazione: "La volontà della proprietà americana è chiara: arrivare in qualche modo a giugno, contenendo dove possibile i costi, per poi capire come uscirne al meglio in estate". Tra i giocatori dopo Silins e Christon sembra poter salutare Mike Forrest, che ieri non si è allenato. "La proprietà non ha dato il via a nessun 'rompete le righe', scegliendo una posizione di attesa. Tradotto? chi vuole restare, può farlo. Chi vuole andarsene altrettanto, a patto che l'addio generi dei vantaggi di carattere economico (risparmio sull'ingaggio e/o un buy-out dalla società acquirente)".
I possibili scenari futuri - Secondo La Nazione, dopo aver fatto il punto su chi se n'è andato e chi invece è rimasto sarà rimodellata la squadra di coach Gasper Okorn. E paradossalmente potrebbe esserci un ritorno al mercato, con Pistoia due tesseramenti e un visto e quindi potrebbe aggiungere uno straniero e un giocatore già transitato in questa stagione in Italia o europeo. "Ma qui siamo del tutto nel campo delle ipotesi. Per capirne di più c'è da attendere la nuova seduta del Cda, fissata per venerdì". E si parla anche degli scenari futuri: in caso di retrocessione sarà certo l'addio per gli investitori a stelle e strisce. Altrimenti si vedrà, ma quello "che è certo è che a Pistoia troveranno solo muri: non solo dai tifosi, ma anche dagli sponsor, che annunciano battaglia. Florence One è stato il primo, altri potrebbero seguire quell'esempio".