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NBA - Doncic ai Lakers, il GM dei Mavs: «Tifosi scontenti? Trade che ci renderà migliori»

02.02.2025 22:38 di  Iacopo De Santis   vedi letture
MERCATO NBA - Doncic ai Lakers, il GM dei Mavs: «Tifosi scontenti? Trade che ci renderà migliori»

Il General Manager dei Dallas Mavericks Nico Harrison ha parlato in conferenza stampa dopo aver scambiato Luka Doncic ai Los Angeles Lakers per un pacchetto di trade che include Antony Davis. «Mentre voltavamo pagina, penso sia importante sapere che [Jason Kidd] ed io condividiamo la visione della cultura che vogliamo creare fin da quando siamo arrivati qui. I giocatori che stiamo portando crediamo che esemplifichino questo. Pensiamo che la difesa vinca i titoli e stiamo portando uno dei migliori giocatori due-way della lega. Mi dispiace che i tifosi siano scontenti ora, ma è qualcosa in cui crediamo. Ci renderà migliori. Crediamo che ci prepari a vincere, non solo, ma anche in futuro. E quando vinceremo la frustrazione svanirà. Si adatta alla nostra tempistica, considerando anche Kyrie Irving in squadra. Per me il futuro è tra tre, quattro anni. Tra dieci anni non lo so. Probabilmente mi seppelliranno e insieme a Kidd. O ci seppelliremo da soli», commenta Harrison, che oltre a Davis ha aggiunto al roster Max Christie. Una notizia che questa mattina ha colto tutti di sorpresa e che evidentemente era stata tenuta ben riservata. Prosegue il GM dei Mavs:

«Beh, chiariamo: sono io a prendere le decisioni e [Kidd] è di supporto, quindi sono io ad aver scelto», ha detto Harrison, che ha effettuato importanti scambi prima della deadline in ognuno dei suoi quattro anni come general manager dei Mavericks. «Non faccio mai nulla di spaventoso. Penso che tutto quello che facciamo lo studiamo a fondo, lo rivediamo e ci pensiamo a lungo. Capisco la grandezza della cosa. E capisco anche che la cosa più semplice per me sarebbe quella di non fare nulla. Ma ci crediamo davvero, e il tempo dirà se ho ragione». I Mavs. e a questo punto Harrison in particolare, erano preoccupati per la gestione di Doncic e soprattutto della sua forma fisica, che secondo loro avrebbe portato anche a qualche infortuni nel corso degli ultimi anni. Doncic ha giocato solo 22 partite questa stagione a causa di infortuni, principalmente una distorsione al polpaccio sinistro che lo ha messo fuori gioco dal giorno di Natale. Lo sloveno è ritenuto poxo disciplinaro. Tuttavia Harrison ha ha evitato di rispondere quando gli è stato chiesto se stesse insinuando che Doncic non si adattasse alla cultura che i Mavericks stanno cercando di costruire.

«Ascoltate, una cosa di me è che non parlerò mai male di nessun giocatore», ha proseguito Harrison. «Cioè, non ci farebbe bene né a noi né a me. Dico solo che ci sono livelli. Ci sono persone che si adattano alla cultura e persone che arrivano e contribuiscono alla cultura. E queste sono due cose distinte. E credo che le persone che stiamo portando stiano aggiungendo alla cultura della franchigia». Doncic era idoneo a firmare un contratto supermax quinquennale da 345 milioni di dollari quest'estate e lo sloveno si aspettava di firmare quell'accordo. Con questa operazione, invece, non è più eleggibile a questo contratto. «Ci sono alcune cose uniche nel suo contratto a cui abbiamo dovuto prestare attenzione. Sicuramente abbiamo tenuto in considerazione anche il fatto che sarebbe potuto diventare free agent dopo il 2025-26, e credo che siamo riusciti a anticipare quello che sarebbe potuto essere un'estate tumultuosa».

DONCIC AI LAKERS: KIDD NON SAPEVA NULLA
«L'abbiamo tenuto tra noi. Abbiamo dovuto tenerlo stretto. J-Kidd non sapeva nulla, ma J-Kidd ed io siamo allineati. Parliamo di archetipi e parliamo della cultura che vogliamo creare. Quindi so che tipo di giocatori gli piacciono senza doverne parlare effettivamente con lui». Kidd, lo ricordiamo, ha allenato Davis come assistente allenatore dei Lakers nel team campione NBA del 2019-20 e ha detto di non essere stato a conoscenza della trade fino all'«ultimo minuto». «È un po' scioccante, ma nel senso che dobbiamo andare avanti», ha detto Kidd. «Come organizzazione, come squadra, abbiamo una partita da giocare e dobbiamo essere professionisti a riguardo. Ma capiamo cosa Luka ha significato per i Mavericks, e gli auguriamo il meglio a lui e alla sua famiglia a L.A. Anche a Maxi e [Morris]. Ma dobbiamo andare avanti, e crediamo di avere una squadra per farlo