LBA - Reggiana, Gombauld: «Siamo un gruppo sempre più unito»
Dopo l'esperienza dello scorso anno a Sassari, Stephane Gombauld sta continuando la sua crescita nella Serie A Unipol diventando, in questa stagione, uno dei segreti sempre meno nascosti della UNAHOTELS Reggio Emilia. Il lungo francese è stato perciò il protagonista settimanale della rubrica "5 domande a...". Quattro vittorie consecutive che vi hanno fatto salire al quinto posto in classifica. Qual è stata la chiave per ottenere la fiducia necessaria a registrare questa striscia di successi?
"Abbiamo raggiunto la quinta posizione in classifica, ma dobbiamo rimanere concentrati se vogliamo confermare questo trend. Secondo me la chiave principale di questi successi è stata la nostra solidità difensiva: abbiamo nuove regole, il coach e lo staff le hanno rese chiare fin da subito; richiedono tutte un extra sforzo e molta concentrazione, ma è ciò che ci permette di essere così efficienti e di portare a casa il risultato. Questo ci sta portando anche ad essere un gruppo sempre più unito, ci sproniamo a vicenda per approcciare positivamente alle partite; la nostra speranza è quella di continuare così per trasformarci nella miglior squadra possibile".
Questo è il tuo secondo anno in Italia e non ci hai messo molto a capire come essere determinante nelle rotazioni della tua squadra. Quali differenze hai notato tra il campionato francese e quello italiano?
"Sì questo è il mio secondo anno in Italia e posso dire di aver già acquisito una buona dose di esperienza nel vostro campionato. Non ho notato grandissime differenze tra i due campionati, però posso dire che qui, secondo me, la differenza di livello tra le squadre di alta classifica e quelle di bassa classifica non è enorme. Forse c'è più fisicità qui, però è altrettanto vero che il campionato francese, di anno in anno, ha alzato il suo livello e sta continuando a fare questo tipo di progressi".
Ti sei formato all'INSEP, un college francese che ha formato e sta formando tutt'ora dei campioni, facendoli affacciare fin dalla giovane età al mondo del professionismo. Quest'anno hai un giovanissimo come Mouhamed Faye sotto la tua ala protettiva e quindi che tipo di rapporto c'è tra voi due?
"C'è davvero un bel rapporto tra me e Momo, anche lui parla francese e quindi spesso ci scambiamo pareri nella nostra lingua. Quando avevo la sua età non ero a quel livello e anche fisicamente lui è molto avanti nello sviluppo. È un ragazzo incredibilmente maturo e intelligente, uno di quelli che entra per primo in palestra e conosce il suo posto nello spogliatoio, perciò è molto rispettoso nei confronti delle gerarchie. Inoltre, quando sente di avere dei dubbi riguardo alcuni aspetti del suo gioco, viene da me e mi chiede se possiamo allenarci individualmente per limare quei piccolissimi difetti. Non mi sento di considerarlo un giovane, proprio per via della sua maturità".
Di recente siamo incappati in due soprannomi che hanno catturato la nostra attenzione: Gombauldzilla e DemoGombauld. Quale dei due preferisci? Pensi che la tua presenza sotto le plance e il tuo impatto come rim protector abbia raggiunto un livello più alto?
"Gombauldzilla devo ammettere che è un soprannome niente male [ride, ndr]; in carriera mi hanno dato davvero ogni sorta di nomignolo. Piuttosto che definirmi migliorato come rim protector, devo dire che cerco di spingermi oltre i limiti, perché mi piace superare gli obiettivi che mi pongo. Sono consapevole di avere ancora tanto da imparare, ancora tanti aspetti da migliorare soprattutto nel timing quando si tratta di anticipare il mio avversario. Adesso, approfittando anche dell'arrivo di Kenneth Faried in squadra, mi farò aiutare da lui per migliorare, sfruttando la sua grande esperienza."
Ultima domanda, ma non meno importante, chi è Stéphane Gombauld fuori dal parquet? Hai qualche piccolo segreto a riguardo che ti piacerebbe condividere con noi?
"Fuori dal campo sono una persona molto semplice a cui piace ridere e scherzare. Essendo cresciuto nella Guadalupa francese, amo molto la natura, viaggiare e conoscere nuove culture. Quando sono a casa, mi piace leggere libri, riposare o stare con la mia ragazza e scoprire nuove cose; inoltre, ho la passione per i musei: infatti, adoro un paese come l'Italia, perché ha una grande storia di architettura, arte e dei meravigliosi monumenti. Come piccolo segreto posso dire di essere un fan accanito degli anime come One Piece, Hunter x Hunter, Jujutsu Kaisen, Demon Slayer e tanti altri."