Daspo Valerio Antonini, il patron di Trapani fa ricorso al TAR: le parole del suo legale
Valerio Antonini, patron della Trapani Shark, avrebbe scelto di ricorrere al TAR in merito alla decisione di Daspo nei suoi confronti scattato dopo la partita di finale playoff al PalaDozza dello scorso 9 giugno tra Fortitudo Bologna e Trapani Shark. La sanzione era stata comminata a seguito di alcuni suoi gesti: il 13 luglio la Questura gli ha notificato il Daspo, consistente in un anno di interdizione alle partite di basket a esclusione di quelle della sua squadra, cui può partecipare previo "accorgimenti di prudenza" come entrare dieci minuti dopo l’inizio e uscire dieci minuti prima della fine, ricorda Il Resto del Carlino.
Secondo il quotidiano, con i suoi legali Gabriele Bordoni e Carlo Zaccarini, Antonini ha deciso di ricorrere al TAR. Ricorso con allegato "una nutrita lista di ’precedenti illustri’, con tanto di foto, di volti noti dello sport e non che, in contesti simili, si lasciano andare a gestacci, sfottò e affini". Il primo esempio portato arriverebbe proprio dal basket, in riferimento al sindaco di Trieste che anni fa "mostrò entrambe le dita medie a un giocatore avversario". E ancora tanti esempi calcistici. "Il fatto che il momento d’esaltazione sportiva abbia portato allo slancio di un gesto fugace e soprattutto che non aveva potenzialità di innescare meccanismi di pericolo non permette di tollerare limitazioni mortificanti", ha detto il legale Bordoni al Carlino. "Il punto del Daspo non è invitare alla buona educazione, ma evitare situazioni di pericolo. Qui non ce n’erano. Nello sport certe esternazioni sono tollerate se non hanno la potenzialità di provocare reazioni violente. Al PalaDozza il clima era incandescente già prima e il pubblico fortitudino ha reagito come una qualsiasi tifoseria nella stessa situazione: non c’è prova che c’entrasse il gesto del mio assistito, travisato e fugace al punto da essere notato solo dalle telecamere, non dai presenti".