Tony Parker sui problemi finanziari dell'Asvel Villeurbanne e il futuro del basket europeo

Il presidente dell'Asvel Villeurbanne Tony Parker ha parlato a Le Progres e L'Equipe, commentando anche le voci relative alla stabilità economica del suo club. L'ex stella NBA attribuisce questa crisi a Skweek, il principale partner finanziario del club, che secondo lui non ha rispettato i suoi impegni finanziari. “Spetta a me, come presidente, trovare soluzioni”, ha esordito, aggiungendo anche di aver investito denaro personalmente per coprire gli stipendi. Nonostante queste difficoltà, è convinto di poter trovare a breve nuovi investitori a sostegno del progetto. “Abbiamo ancora grandi progetti da realizzare con l'ASVEL e l'ASVEL Women. La promessa è di arrivare fino al 2030”.
Intanto ci sono problemi anche di carattere personale per Parker, le cui attività commerciali a Villard-de-Lans e nella Repubblica Democratica del Congo sono finite sotto accusa in un'indagine di Radio France. "Mi dispiace che alcune informazioni siano state travisate. Il mio obiettivo è sempre stato quello di contribuire allo sviluppo economico". E si torna a parlare della NBA e l'espansione in Europa: Parker spera ancora in una partnership tra l'NBA, l'EuroLeague e la FIBA. “Sarebbe un peccato ritrovarsi con l'NBA e una lega europea concorrente. Dobbiamo immaginare una fusione o una partnership. Ci piacerebbe partecipare, ma l'obiettivo è quello di unire le forze per creare qualcosa di mai visto prima, assicurandoci che nessun club europeo storico venga lasciato indietro. Il mio ruolo? Alcuni pensavano che volessi prendere l'ASVEL e andarmene. Mai. Al contrario, si trattava di difendere l'EuroLeague. Questo è un momento chiave per la pallacanestro europea".