Olimpiadi | Charles Barkley manda un avvertimento al Team USA

Olimpiadi | Charles Barkley manda un avvertimento al Team USA

Team USA è sembrata una Nazionale assolutamente dominante alle Olimpiadi di Parigi del 2024, ottenendo un perfetto 3-0 nei turni preliminari. Gli americani hanno battuto facilmente Sud Sudan, Serbia e Porto Rico e oggi sono chiamati a proseguire il cammino per l'oro olimpico nei quarti di finale dove affronteranno il Brasile. Non è un segreto per nessuno che la squadra di Steve Kerr sia nettamente favorita per vincere quella medaglia quest'estate ed è difficile immaginare qualcuno che li batta nella loro ricerca del primo posto.

Ma se il Team USA non dovesse riuscire ad andare fino in fondo, la leggenda dell'NBA Charles Barkley crede che non dovrebbe essere permesso loro di tornare negli Stati Uniti. Anche se Chuck potrebbe non essere del tutto serio, ha chiarito che non ci sono scuse per non portare a casa l'oro considerando quanto sia superiore e ricco di stars il roster. Lo ha affermato nel Podcast P presentato da Wave Sports + Entertainment:

"Ascoltate, se perdono non possiamo lasciarli tornare nel paese, non possiamo, ho detto loro che non possono tornare. Voglio dire, perché con la squadra che abbiamo non abbiamo scuse per perdere la medaglia d'oro. Tutto quello che devono fare è andare là fuori e giocare duro, giocare in modo altruista perché questa è davvero la chiave. Come ne abbiamo parlato un po' prima, Joel, diavolo di giocatore, non abbiamo intenzione di portare la palla su e giù per il campo per dartela. LeBron, non cammineremo la palla su e giù per il campo nella stessa cosa. Come chiunque sia nel gioco come, ehi, fammi giocare a basket. E' stato così facile con il primo Dream Team, come yo, abbiamo due formazioni iniziali, giocate tutti i primi 10, giochiamo i secondi 10, giochiamo solo a basket. Non abbiamo davvero intenzione di correre senza giocate perché se giochiamo una grande difesa e la spingiamo è tutto ciò che dobbiamo fare."

È interessante notare che Barkley pensa che gli Stati Uniti debbano fare affidamento su ogni singolo giocatore per fare ognuno la propria parte, non solo su LeBron James o Joel Embiid. Anche il confronto con il Dream Team del 1992 è illuminante, affermando che Chuck Daly aveva utilizzato due diversi quintetti iniziali per ogni tempo. Steve Kerr lavora diversamente, non lo ha fatto a queste Olimpiadi e continua a capire quali rotazioni funzionano meglio a seconda dell'avversario che si trova davanti.