Oggi cda decisivo alla Pau La Snaidero può fare l'A3

Fonte: Messaggero Veneto
Oggi cda decisivo alla Pau La Snaidero può fare l'A3

Oggi scocca l’ora ics. Il consiglio d’amministrazione (cda) della Pallalcesto amatori Udine (Pau) spa lascia, dopo il rimpasto societario 2009, o raddoppia: l’accordo non era quadriennale? Per formalizzare servirà un’altra assemblea dei soci, che possono ricapitalizzare sino al 27 giugno. Oggi, però, è dato come l’ultimo giorno utile per dichiarare, in sede ufficiale, le intenzioni per il futuro. Per ora le bocce sono ferme ai 400 mila euro ricapitalizzati il 27 maggio scorso sugli 822 mila proposti dal cda, i cui tre soci hanno sottoscritto salvaguardando il titolo sportivo alla Legadue con la riaffiliazione della società alla Fip. Pende, invece, come una spada di Damocle il rilancio, del tutto inevaso, a 2 milioni 500 mila euro fatto dall’Udinese calcio, socio di maggioranza nella Pau dal 2009 con Edi Snaidero e Sereni orizzonti. Oggi, dopo lanci e rilanci a mezzo stampa e le critiche seguite ai proclami sulla Polisportiva, trasformate in polemiche dall’astio personale tra presidenza e vicepresidenza, il cda della Pau è al prendere o lasciare? Se dovessero perdurare i silenzi, le assenze o le inadempienze, infatti, la società dovrà imboccare una via alternativa allo stallo. A fine giugno, tre soli giorni dopo lo stop alla ricapitalizzazione dei soci, scadrà anche l’iscrizione della squadra alla Legadue. Significa poggiare 20 mila euro per la permanenza in categoria, una fidejussione di 100 mila per tutta la stagione 2011 - 2012 e, entro il 15 luglio, regolarizzare i 36 mila euro di ammenda Fip per l’eccesso d’indebitamento rilevato dalla Comtec e far tornare operativa la Pau. Con budget sui 2 milioni di euro competente per la Legadue. Se no, è possibile rinunciare ai diritti sportivi. In questo senso, offre meglio la Sg Fortitudo Budrio, erede del marchio della casa madre bolognese dopo il fallimento della Fortitudo pallacanestro srl di Sacrati. Il nuovo patron Romagnoli, che porterebbe nell’affare il Bologna calcio di cui è socio al 2,5%, deve garantire al Comune di Bologna una Legadue entro fine mese per continuare a usufruire del palaDozza. Interrotte le trattative con Ferrara, Romagnoli ha gettato anche sul piatto di Rimini (dove però pare finora in pole Sacrati) e Udine 450 mila euro. Nell’ambito di una corretta fusione tra società, può passare il titolo di serie B dilettanti, cui al massimo può aspirare la seconda società udinese, la Nbu, se sarà ripescata. La Snaidero per palmares, però, sarebbe ammessa dalla Fip, come pare già per Casalpusterlengo, all’A3 2011 - 2012, campionato di sviluppo d’immediato rincalzo al professionismo. Sarebbe uno sfregio alla tradizione cestitica di Udine perdere l’occasione per arroganti bracci di ferro e vuote dichiarazioni di chi dice di voler salvaguardare le eccellenze dello sport friulano.

Valerio Morelli