Lega A - L'Olimpia Milano vuole tornare in città, riapre il PalaSharp?
Le dichiarazioni separate nella location ma congiunte nello stesso giorno di Dell'Orco, presidente dell'Olimpia Milano, e di Jordi Bertomeu, Ceo di EuroLeague Basketball, riguardo a un nuovo palazzo a disposizione completa della società milanese hanno fatto scattare ieri le ipotesi più disparate su dove l'Armani intenda ricollocarsi.
Le esigenze non mancano. La prima è quella del poter determinare indipendentemente i propri programmi di lavoro, cosa che al Forum è complessa e priva di elasticità. La seconda è quella di ritornare in città, visto anche le potenzialità di una Urania come concorrente mediatico con PalaLido a disposizione può rappresentare in un futuro nemmeno troppo lontano. Ma anche di rendere frequentabile la partita dell'Olimpia a un maggior numero di giovani.
Gli occhi della dirigenza Armani dunque sembrano essere puntati verso Lampugnano, nemmeno troppo lontano da San Siro, e al recupero del PalaSharp da oltre 8.000 posti che langue abbandonato dal 2011.
E' vero, nel dossier olimpico è previsto il suo recupero per il 2026, in tempo per ospitare gli incontri di hockey su ghiaccio, ma nell'idea di Dell'Orco ci sarebbe la volontà di affrettare i tempi, non dovendo il privato sottostare alle lungaggini degli appalti pubblici.
Palasharp o Palatrussardi, la struttura era nata dopo il crollo del palazzetto di San Siro. Sfratto il gestore nel 2011, il Comune di Milano l'ha lasciata nel più totale degrado, al punto che si era tentato di riciclarlo in moschea, ma il progetto è stato stoppato. Entro fine anno, dovrebbe essere pubblicata la manifestazione di interesse di un privato, che ha presentato un progetto di rilancio al Comune. Se son rose, fioriranno.