A2 - Fortitudo, Cagnardi: «Niente da recriminare. Ho visto dei ragazzi lottare»
Il coach della Fortitudo Bologna Devis Cagnardi commenta la sconfitta in casa della UEB Gesteco Cividale alla 12esima giornata di Serie A2.
«Voglio parlare della mia squadra. Non ho niente da recriminare. So benissimo che nel nostro lavoro il risultato è l'unica cosa che conta. Ma sono altrettanto convinto che la mia squadra oggi abbia provato a fare tutto ciò che era nelle sue possibilità per non farsi scappare la partita e provare a vincerla. Ci sono state delle difficoltà oggettive, ci sono stati dei giocatori bloccati un po' dalla tensione in un momento per noi non semplice. Questa cosa l'abbiamo pagata, mi aspettavo una migliore partenza ma comunque difficile. Ho visto dei ragazzi lottare, aiutarsi, giocare insieme all'allenatore. Era l'unica cosa che avevo chiesto al gruppo. Non potevo chiedere loro di giocare bene o vincere, è scontato che si scenda per provare a vincere. Ho chiesto loro di lottare, dimostrare ai nostri tifosi che la squadra aveva un cuore. Non so cosa si sia vista da fuori, però ho sentito un gruppo che ha provato a giocare la partita. Hanno risposto alla mia sollecitazione. Purtroppo abbiamo perso, e conta vincere nel nostro lavoro».
Sul metro arbitrale
«Loro sono fisici, ma hanno tirato 30 liberi. Il nervosismo dei miei giocatori è dato anche da un metro che non è piaciuto. Abbiamo l'esperienza per avere una tenuta diversa. Non è un alibi, rispondo solo alla domanda. Abbiamo bisogno di avere equilibrio nello spendere i falli. Abbiamo una situazione di roster in cui avere determinati giocatori o altri è molto diverso. Bisognerebbe tendere a riuscire a stare in campo con i giocatori giusti. Chiaro che quando richiedi una certa energia, intensità difensiva, si può anche uscire fuori controllo, spendere falli di troppo che all'interno dell'economia della partita pesa».