Amedeo Della Valle: «Milano? Non ho rimpianti. Non i due anni più stabili dell'Olimpia»

Amedeo Della Valle è stato ospite del podcast di Tommaso Marino Trash Talk e ha parlato, tra i vari argomenti, della sua esperienza all'Olimpia Milano: "A parte che mi sentivo pronto al punto di vista tecnico, avevo fatto un buonissimo anno di EuroCup. Ma anche dal punto di vista economico era impossibile dire di no. Ho firmato molto tempo prima e ho detto di sì. Grazie a quel contratto lì mi sono garantito gran parte del futuro. È una cosa che ha pesato. Oltretutto in una situazione in cui Milano sembrava avesse fatto una squadra molto forte, aveva portato Mike James, mi era stato detto che avrei avuto impatto ma ovviamente avevo calcolato tutte le situazioni degli italiani passati prima da lì. Ma a 25 anni era il momento giusto di fare "x per 3". Anche perché non è detto che quella cosa lì mi capiti di nuovo. Per esempio l'anno dopo stavo facendo una bella annata con Messina più in Eurolega che in campionato, poi mi faccio male e con il covid si ferma tutto. Però non ho grossi rimpianti. Sono stato bene, è stata molto formativa come esperienza. Mi ha insegnato tanto".
E prosegue: "In quel momento lì il rapporto con la Nazionale era buono. Ero appena stato ultimo taglio per l'Europeo, da parte di Messina. Poi divenne allenatore di Milano, ha voluto tenermi e mi ha dato tante opportunità. Devo essere sincero, non penso di aver beccato i due anni più stabili della storia di Milano dal cambio di presidenza all'arrivo e il ritorno di Messina dopo dieci anni in Serie A.
Con la testa di adesso capirei più facilmente il mio ruolo, avrei tante cose in meno da dimostrare. Per quanto riguarda l'EuroLega, è quel campionato in cui puoi fare 15 punti e la partita dopo giocare 3' per accoppiamenti difensivi contro grandi giocatori. C'è una taglia, una fisicità, un atletismo pazzesco. Ci deve essere il contesto giusto, dipende come gioca la squadra".