NBA - Knicks: l'owner James Dolan scagionato da accusa di violenza sessuale

NBA - Knicks: l'owner James Dolan scagionato da accusa di violenza sessuale

Nello scorso gennaio avevamo riferito che il proprietario dei New York Knicks James Dolan era stato portato in tribunale in una causa per violenza sessuale. Ieri un giudice della Corte distrettuale degli Stati Uniti in California ha respinto questa causa federale, secondo un rapporto di Baxter Holmes di ESPN. E' stata intentata da Kellye Croft a gennaio: la donna sosteneva che Dolan, presidente del Madison Square Garden e governatore dei New York Knicks e dei New York Rangers, si era impegnato in una condotta sessuale indesiderata quasi un decennio fa.

La donna, una massaggiatrice autorizzata, ha affermato di aver incontrato Dolan mentre era in tour con gli Eagles nel 2013, quando la sua band, JD & The Straight Shot, apriva per loro. Nella sua denuncia, Croft ha accusato Dolan di averla spinta a ottenere rapporti sessuali indesiderati e di aver facilitato un incontro con Harvey Weinstein a Los Angeles nel 2014. Ha affermato che Dolan ha pagato per il suo soggiorno al Beverly Hills Hotel, dove ha incontrato Weinstein, che si era presentato come il "migliore amico" di Dolan e l'aveva poi aggredita sessualmente in hotel.

Il giudice distrettuale degli Stati Uniti Percy Anderson ha respinto l'accusa di traffico sessuale (la presentazione a Weinstein) di Croft con pregiudizio, il che significa che non può essere ripresentata. Le accuse di violenza sessuale contro Dolan, aggressione sessuale da parte di Weinstein e favoreggiamento da parte di Dolan sono state respinte senza pregiudizi, lasciando spazio a tali accuse per essere ripresentate. Il giudice ha anche ordinato a Croft di pagare le spese processuali per gli imputati.