A - Prove di divorzio tra Pietro Aradori e la Virtus Bologna

Il tempo delle schermaglie è finito. Sasha Djordjevic non vuole Pietro Aradori in Virtus Bologna il prossimo anno. Lo aveva detto alla dirigenza a fine stagione, per troppo tempo non se ne è parlato e adesso arriva il redde rationem. Perché un annuale ancora in essere da quasi 400.000 euro non è una bazzeccola per i numeri che esprime la pallacanestro italiana.
E con la guardia a Pinzolo in ritiro con la Nazionale per preparare i Mondiali FIBA in Cina, tocca al suo agente Sbezzi e a Paolo Ronci incontrarsi per cercare un accordo. E' avvenuto ieri, si scrive più o meno dappertutto di un buyout interessante, si scrive già di possibili destinazioni per Aradori. Perché la buonuscita potrebbe permettere ad altri di raccogliere un contratto a prezzi di saldo, che sia la dirimpettaia Fortitudo Bologna o la suggestiva Leonessa Brescia, un ritorno a casa oppure che sia un'altra incursione in Spagna dopo l'Estudiantes nel 2014-15.
E pare anche che il divorzio avverrà con la buona pace della tifoseria virtussina, che pure solo qualche giorno fa si è espressa a voce tonante contro l'arrivo del figliol prodigo Simone Fontecchio facendo saltare un affare già concluso. Poi la Segafredo Virtus potrà pensare all'italiano che occorre per reintegrare la quota italiana del roster e al play-guardia da affiancare a Milos Teodosic.