Workshop Pallacanestro Biella: presentata la nuova campagna abbonamenti

Niente fuochi d’artificio ma lavoro, lavoro, tanto lavoro. E nulla lasciato al caso. Come la maglia numero “sei”, quella della prossima stagione, a dare il benvenuto a imprenditori e media, e che ricorda a ogni partecipante “tu sei la Pallacanestro Biella”. Già! Perché Pallacanestro Biella è casa di tanta gente. Dei soci, dei suoi partner e dei giornalisti. Ma anche di gente che arriva al palazzetto alle cinque del pomeriggio o di quella signora che ringrazia Marco Atripaldi perche se il figlio oggi va bene all’università, dopo aver giocato ed essere cresciuto, diventando uomo, nelle giovanili del club biellese, merito infondo è anche della famiglia di Via XX Settembre. Allargarla è stato l’obiettivo del nuovo workshop organizzato ieri a Pollenzo (nel Cuneese), presentarla e sostenerla il compito dei tredici relatori che si sono susseguiti nelle diverse sessioni di lavoro.
Nelle sale dell’Albergo dell’Agenzia, nello splendido scenario dell’ex tenuta sabauda, i vertici dell’Angelico Biella hanno così dato appuntamento a tutti i loro partner, quelli di oggi e quelli di ieri. In un clima, manco a dirlo, famigliare. E non poteva essere altrimenti, visto il tema alla base dell’evento: il gioco di squadra. “Uniti si fa la forza” è solo uno dei tanti slogan della mattinata, tutti concentrati in un unico elemento, “B3” come “Biella, Basket & Business”. Si è parlato di questo ma non solo, di marketing ma anche di cuore, di passione, di quegli ingredienti essenziali che fanno di Biella una delle realtà più vive e creative della pallacanestro italiana. Basti pensare che l’unico workshop legato al come “far avvicinare nuovo pubblico e attrarre nuove risorse” attorno al parquet, spiegato nei saluti dal Presidente del club Antonio Forni, in Italia porta la firma dei ragazzi di Biella. Prima e per ora unica.
Tanti i relatori presenti all’evento, da Giovanni Palazzi, Presidente Stage Up, che ha ben presentato i numeri del basket italiano aggiornati all’ultima stagione, frutto dell’indagine demoscopica “Sponsor Value”, un vero e proprio auditel di tutti i mezzi sportivi e dei ritorno dei relativi sponsor, a Marco Aloi, Direttore Commerciale di Pallacanestro Biella, che nel suo intervento ha voluto sottolineare come Biella non si sia salvata solo sul campo, vincendo nella penultima giornata la sfida contro Brindisi, ma abbia raggiunto la salvezza dal punto di vista commerciale e di marketing durante il workshop della passata stagione. Un messaggio chiaro e apprezzato dai presenti a sottolineare quanto sia fondamentale la coesione tra il basket biellese e le sue aziende.
“Voi avete scelto giusto” esordisce Michele Acquarone, Direttore Generale di RCS Sport, rivolgendosi ai 61 partner presenti all’incontro. “Qui c’è passione e clima famigliare, elementi fondamentali per riuscire a creare legame. In Italia non c’è una realtà in prospettiva di crescita come il basket. Lo dicono i numeri (6,8 milioni di tifosi interessati al prodotto basket, +3,1% rispetto a febbraio 2010, ndr). Non c’è uno sport migliore oggi su cui investire. Pensate al rugby. Il rugby in Italia, oggi, non esiste. Ha poco pubblico. Ma il movimento federale sta crescendo sempre più, e questo solo grazie alla nazionale. E molti sponsor vogliono legarsi agli azzurri. Personalmente credo che i valori del basket siamo ancora migliori dei valori del rugby. Bianchi e neri che giocano insieme, c’è la tecnologia, il gioco di squadra, il fair-play. Non esiste un’azione che non sia creata da tutti gli elementi della squadra. Questi valori che non ce li ha nessun’altro”. Con Michele Acquarone sono intervenuti anche Valentino Renzi, Presidente di Legabasket, il campione Sasha Djordjevic e l’arbitro internazionale Fabio Facchini. A moderare l'incontro Luca Corsolini, giornalista di Sky Sport e appassionato di comunicazione.
LE NOVITA’. Archiviata la stagione 2010/2011 è tempo di pensare alla prossima avventura, l’undicesima nella massima Serie, e alle novità che presenterà a cominciare già dalle prossime settimane. Intanto la campagna abbonamenti, che decollerà lunedì 27 giugno con lo slogan “Lasciati Prendere”. In arrivo qualche cambiamento. “Sono giunte a me personalmente e sul forum della squadra richieste di aumentare i prezzi”, ci spiega Marco Atripaldi, Amministratore Delegato del club biellese. E quindi verrà alzato lievemente il costo minimo del biglietto da 10 euro a 12,50. Un aumento accettabile visti gli elevati costi di gestione che la società biellese ogni anno deve far fronte per “sedersi al tavolo delle eccellenze della pallacanestro”. Dal punto di vista tecnico verrà numerato tutto il primo anello del Lauretana Forum (compreso quindi il primo anello blu) per evitare che il “pubblico delle cinque”, come lo chiama Atripaldi, raggiunga prima di altri il palazzetto con lo scopo di accapparrarsi i posti migliori; infine sarà concesso uno sconto di tre partite ai tifosi che sottoscriveranno l’abbonamento annuale. A proposito di abbonati, l’obiettivo è sfiorare le 2000 tessere, avvicinandosi così al dato dei 2018 abbonamenti ceduti nella passata stagione. Non si esauriscono con "Lasciati Prendere" le novità presentate a Pollenzo. Biella dalla prossima stagione si avvarrà sul campo dell’ausilio di “94Fifty”, una tecnologia all’avanguardia studiata per misurare le abilità tecniche e migliorare potere e controllo di ogni singolo atleta, ma anche uno strumento utile a ricercare all’interno del vasto panorama cestistico nuovi talenti. Insomma, un piccolo grande gioiello al servizio dello staff di Massimo Cancellieri.
I tifosi l’attendono con trepidazione. La nuova stagione inizia a prendere forma ma, come per l’arrivo del nuovo play, per rivedere sul parquet i propri beniamini bisognerà attendere ancora qualche mese. La squadra si radunerà lunedì 22 agosto, partirà per il ritiro estivo domenica 28 e lavorerà a Salice d'Ulzio (TO, Alta Valle Susa) agl’ordini di coach Canc fino a lunedì 5 settembre. Poi tutti al Lauretana Forum per completare la preparazione in vista del campionato. Entro un mese Biella avrà dato risposta all’interrogativo legato al playmaker, l'erede di Sosa. Tanti i nomi oggi sul taccuino di Atripaldi. Il più intrigante resta quello di Gal Mekel, israeliano classe 1988, giocatore da 10 punti di media a gara seguito, però, da mezza Europa. Sarà dura battaglia ma le alternative di certo non mancano. Già a Pollenzo è stata l’occasione per sondare nuove opportunità e rassicurare gli sponsor, e nelle prossime settimane i vertici della società biellese intensificheranno i contatti lungo tutto il fronte del mercato. Tra i molti dubbi che accompagnano le telefonate di Via XX Settembre, l’unica certezza rimane la formula, cioè il punto fermo dei “2 Usa più 4 comunitari” dal quale lo stesso Atripaldi sta pianificando ogni singola mossa della campagna acquisti. Nell’ordine, oltre al play, l’Angelico per “restare tra i grandi” punterà su un’ala piccola, un’ala grande, un centro, un lungo italiano e un esterno magari proveniente dal settore giovanile. Tra conferme e new-entry, la strada da percorrere è ancora lunga.