FIP - Come il desaparecido Buonamici è tornato in sella al basket romano

05.07.2024 02:45 di  Umberto De Santis   vedi letture
FIP - Come il desaparecido Buonamici è tornato in sella al basket romano

Completamente devastato da una decisione della FIP che aveva portato alla chiusura dell'attività in A2 della sua Eurobasket Roma - che in quel momento era la massima espressione del basket capitolino - e a una lunga inibizione con scadenza 18 luglio 2024, Armando Buonamici era stato maltrattato in tutti i gradi di giudizio sportivo esistenti, sparendo completamente dalla geografia della pallacanestro italiana. Nell'estate del 2023 però era passato al contrattacco, ottenendo una ingiunzione al TAR per avere della documentazione che a suo dire gli avrebbe fatto avere ragione e che gli sarebbe stata consegnata con la minima celerità possibile. Logico ritenere che avesse il dente particolarmente avvelenato con la FIP e il presidente Petrucci e che la causa sarebbe andata per le lunghe, ma affrontata di petto e con decisione. In ballo, oltre l'onore, per Buonamici c'è anche un risarcimento danni quantificato in un milione di euro, e in una sentenza prevista nel corso del mese di marzo 2024 potrebbe arrivare l'agognata vittoria. Vittoria che fra le altre cose sancirebbe l'uso disinvolto della giustizia sportiva in un certo modo per "gli amici" e in un altro per "i nemici" e incidere pesantemente sull'esito della corsa al rinnovo della carica del presidente federale per dicembre 2024. In effetti non ci stupiamo per nulla che il governo Meloni nella persona del ministro Abodi abbia concluso la primavera del 2024 con una legge che toglie il potere a Covisoc e Comtec di certificare la regolarità dei bilanci delle squadre professionistiche di calcio e pallacanestro, dando finalmente corpo alle voci di corridoio che da molti anni girano in proposito. 

A questo punto i nostri venticinque lettori si chiederanno: come è andata a finire? Perché l'estate 2024 è arrivata, fra pochi giorni verranno completate le iscrizioni al campionato 24/25 ma Buonamici è più che mai silente (da non confondere con Albus Silente di Harry Potter, ma chissà che non faccia magie pure lui...) e di iscrivere a un qualche campionato l'Eurobasket Roma non è all'ordine del giorno. Non che sia stato nel frattempo con le mani in mano: ha sviluppato cointeressamenti nel basket femminile e maschile capitolino e nel giovanile addirittura è arrivato a partecipare alla nascita di una nuova realtà ufficializzata lo scorso 24 maggio, quando teoricamente sarebbe dovuto essere ancora inibito

A spiegarci cosa è successo ha provveduto l'informatissimo e precisissimo articolo di Michele Spiezia su storiesport.it dell' 11 giugno. Da leggere interamente per la profondità dell'inchiesta (link). Noi ve la condensiamo così: il 16 gennaio Buonamici ritira la causa dal tribunale, che nell'udienza del 26 marzo dichiara estinto il giudizio. Un milione di euro buttato alle ortiche con le spese dell'avvocato da pagare comunque, ma a essere cattivi - e noi non lo siamo - un bell'assist a Petrucci per non dover affrontare il redde rationem che ne sarebbe derivato. Cui prodest? Il 7 giugno, in piena inibizione del presidente Eurobasket, la FIP emette un breve comunicato stampa in cui Armando Buonamici viene nominato componente di una Commissione FIP per il Giubileo 2025. Talmente breve che non si sa quali saranno i compiti di siffatta commissione e i compensi che riceverà insieme all'altro nominato Antonello Assogna. A essere cattivi - e noi non lo siamo - ci sarebbe da pensare, in assenza di spiegazioni pubbliche sia di Buonamici che della FIP, ad un aggiustamento bonario della controversia. Rimane il fatto, come sottolinea Spiezia, che Buonamici sarebbe ancora nel periodo di inibizione che scade il 18 luglio prossimo. E che all'uopo si ipotizza che si sarebbe rimediato mettendo in ballo una "amnistia" che non sarebbe stata pubblicizzata - possibile una disinvolta interpretazione della privacy per cui dei singoli non si danno né le buone né le cattive notizie in pasto al pubblico ma nemmeno agli addetti ai lavori? Ne saremmo lieti, senza sapere nulla di come sono andate le cose, per Buonamici. Ma ci rimane un dubbio: come avrebbero fatto i dirigenti della Stella Azzurra e della Supernova Fiumicino a mettersi in società con il buon Armando non sapendo che aveva ricevuto il perdono divino e che perciò non avrebbero corso rischi di deferimento alla giustizia FIP? Di fronte alle carte bollate fidarsi della parola di un personaggio squalificato non sarebbe da persone avvedute: spesso nello sport si viene cacciati via per un sospetto.

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Michele Spiezia, giornalista del quotidiano “La Stampa”, già redattore e inviato del quotidiano La Città di Salerno, per il gruppo Finegil-L’Espresso, ha pubblicato un libro dal titolo “Di oro di fango e di piombo” edito da Coltura Edizioni. Spiezia ci conduce in un personale viaggio nel tempo dal 1969 al 1968: trent’anni di storia che “avanzano in una narrazione fino ad un salto nel passato”. È un racconto travolgente, incalzante, costruito quasi al ritmo di una telecronaca sportiva, coinvolgendo il lettore in un "paradossale viaggio nel tempo", dalle profondità del 1969, anno della strage di Piazza Fontana, fino al 1998 (Gelli, D'Alema, il doping di Conconi) per tornare in chiusura al 1968, al "Salto di Fosbury" e "all’alba della Terra", come l'eterno ritorno di una Storia che è e resterà il nostro Presente. Un viaggio trainato dal filo conduttore della centralità della Memoria e del ruolo cruciale degli eventi sportivi (spesso sterilizzati come "puro intrattenimento"), i quali possono diventare specchio dei nostri tempi, passati presenti e futuri. L'opera è disponibile da lunedì 3 giugno 2024 su tutte le principali piattaforme online e ordinabile in tutte le librerie d'Italia.