Nazionale U16 Femminile Europeo: la solita Francia ci nega le medaglie

Ancora una volta sono le francesi ad impedirci di andare a giocarci una medaglia e non si trattava di un Dream Team
24.08.2022 19:34 di  Eduardo Lubrano  Twitter:    vedi letture
Nazionale U16 Femminile Europeo: la solita Francia ci nega le medaglie

O mon Dieu la France!” Deve essere più o meno così che le nostre ragazze e ragazzi affrontano le gare con cugine e cugini d’oltralpe nei campionati europei giovanili. Al di là della effettiva qualità in molti casi superiore delle nazionali blues, la sensazione è che i sia una sorta di rassegnazione ogni volta che ci giochiamo contro. “Tanto sono più forti”. Il che smentisce quel dogma dello sport che vuole che un risultato non sia mai scritto prima della fine e che il vincitore debba comunque sudarsi la vittoria fino al termine.

Bene fatta questa premessa è sembrato accadere anche nel quarto i finale dell’Europeo Under 16 femminile in corso in Portogallo: pronti via 0 a 10 per la Francia con le nostre totalmente in bambola. Risultato finale 48 a 78 per loro che non è un risultato bugiardo sia chiaro: noi abbiamo fatto quasi tutto il nostro, loro hanno fatto il loro e qualcosa di più aiutate dalla nostra appunto rassegnazione. Anche qui chiariamo due cose: Castelli e compagne non erano super dopo la vittoria con la Lituania (che comunque hanno meritato con encomiabile forza di volontà) e non sono scarse oggi che hanno perso così nettamente dalla Francia. E’ che le francesi sono più forti. E proprio come abbiamo scritto qui su pianetabasket.com in occasione degli Europei Under 18 dopo un’altra sconfitta con la Francia, hanno un movimento che le sostiene e che le aiuta a giocare sempre ad alto livello. Il tabellino

Un concetto che da noi nessuno vuol capire – è questione evidentemente di volontà perché è così semplice che mi rifiuto di credere che qualcuno non capisca – perché il nostro sistema pallacanestro è basato sull’ottenere risultati oggi e non sul guardare al domani. Dunque le ragazze a 16 anni continuano a giocare nei campionati nazionali che servono a poco perché non sono competitivi, spesso nemmeno quando si arriva alle Finali Nazionali (basta guardare certi punteggi proprio di queste) e poi a 18 si spera che magicamente abbiano imparato a giocare anche a livello internazionale. Bisogna riscrivere questi percorsi, per tutte le società.

I successi degli anni scorsi – quest’anno siamo fermi alla medaglia di bronzo vinta dall’Under 20 di coach Mazzon – sono stato il frutto di ottime annate di giocatrici e di felici connubi tra gli allenatori elle Nazionali giovanili e le ragazze. Ma adesso il livello si sta alzando e le Nazionali – a partire da quelle senior – vanno aiutate non combattute. Perché una Nazionale vincente è uno dei modi per dare visibilità al movimento, per fare marketing ed andare sul territorio a convincere le ragazzine a giocare a pallacanestro.

A via Vitorchiano, nella sede della pallavolo, lo hanno capito da un pezzo e passata la generazione dei fenomeni che negli anni ’90 vinse tre Mondiali di seguito, stanno lavorando da quel periodo per mantenere alto il livello. E ci riescono tra alti e bassi. Tutti i giovani sanno chi è il capitano della Nazionale di volley, maschile e femminile: proviamo a chiedere la stessa cosa sul basket?

Solo tre anni fa dopo i due ori Under 20 ed Under 18, con il quinto posto dell’Under 16, qualcuno molto in alto in via Vitorchiano sede della Federazione Italiana Pallacanestro, si chiedeva come mai non riuscissimo a travasare questi successi nella Senior. Che razza di domanda è? O meglio è la domanda che risponde alla situazione attuale, e che fotografa con che occhio la dirigenza della Federazione conosce lo stato delle cose e di come non intenda muoversi aspettando una bacchetta magica.

Tutto questo detto, la squadra di coach Riccardi venerdì alle 15 giocherà con Ungheria o Portogallo per l’accesso alla finale del quinto posto. C’è ancora da fare il tifo.