A2 - Hdl Nardò, c'è una montagna da scalere nel recupero contro Cantù

A2 - Hdl Nardò, c'è una montagna da scalere nel recupero contro Cantù

Acqua San Bernardo Cantù è una montagna da scalare, una delle "vette da ottomila" della A2. Ma il recupero di domani (la partita non si giocò il 23 febbraio per gli impegni delle nazionali), pur proibitivo, schiude possibili e inattesi orizzonti di gloria per Nardò. La combinazione dei risultati di domenica scorsa, con i granata vittoriosi su Piacenza e con le rivali dirette tutte sconfitte, pone il Toro ad un tiro di schioppo da Vigevano, Livorno e Cremona. Due punti di ritardo che potrebbero essere cancellati proprio nel mercoledì della speranza, mischiando le carte in coda e infiammando ancora di più l'ultimo tratto della regular season. 

HDL spera, nella consapevolezza di dover affrontare una corazzata che fa paura e che ovviamente punta al salto nella massima serie. La serie A, del resto, è un ambiente familiare ad un club che ha in bacheca tre scudetti, due Supercoppe italiane, due Coppe dei Campioni, quattro Coppe delle Coppe, quattro Coppe Korać e due Coppe Intercontinentali. Tanto per non perdere l'abitudine, qualche giorno fa Cantù si è portata a casa pure la Coppa Italia di A2. La classifica vede i canturini a quota 42 punti (una media di 77.9 punti all'attivo e 73.3 al passivo), che attualmente valgono il terzo posto in coabitazione con Forlì (a -8 da Udine e a -4 da Rimini). Il roster è pregiatissimo: dall'americano Tyrus McGee (15 punti di media) all'ex Venezia Riccardo Moraschini (10.6), da capitan Filippo Baldi Rossi a Grant Basile (16.3). E poi ancora Fabio Valentini, Matteo Piccoli, Joonas Riismaa, Luca Possamai e l'ultimo arrivato, Leonardo Okeke, preso a gennaio da Varese. Ai box per infortunio Dustin Hogue, a Lecce non ci sarà. Mentre domenica scorsa si è rivisto in panchina Andrea De Nicolao (operato al ginocchio a febbraio), ma non ci dovrebbe essere nemmeno lui. Il coach è Nicola Brienza, canturino, allenatore dell'anno con Pistoia la scorsa stagione in serie A, incapace di resistere alla chiamata della squadra della sua città.

Il Toro pasticcione e con scarsa connessione tecnica ed emotiva, visto contro Piacenza, non avrebbe scampo al cospetto di Cantù. Servirà allora ritrovare pulizia tecnica nelle giocate singole e una certa coralità nel gioco, oltre alla buona vena dei tiratori. Sarà durissima, ma bisogna provarci perché a questo punto della stagione ogni partita vale un pezzo di destino. Così la presenta l'assistant coach Gabriele Castellitto. "Archiviata la gara con Piacenza, fondamentale per il nostro cammino - dice - siamo adesso di fronte a 5 finali. È inutile fare calcoli, è il momento di abbassare la testa e spingere al massimo pensando partita dopo partita. Arriva Cantù, fresca di vittoria della Coppa Italia, che sappiamo tutti essere una delle squadre più forti di questo campionato per talento e profondità di roster. Mcgee e Basile sono i perni attorno cui coach Brienza ha costruito la sua squadra, fatta di giocatori esperti e abituati a giocare in palcoscenici importanti e ricchi di pressione. Sono una squadra solida, con chiari riferimenti offensivi e difensivi. Servirà il miglior Toro per battere Cantù. E mi riferisco a tutto l'ambiente granata, in campo e sugli spalti, uniti per prenderci un'altra importante vittoria". 

Nardò domenica ha ritrovato uno dei suoi uomini più importanti, Marco Giuri, che garantisce ordine ed equilibrio, oltre a un bagaglio di esperienza che diventa molto utile in queste partite di straordinaria importanza. "Dopo la battaglia di domenica - spiega il play brindisino - ci aspetta una partita molto difficile, ma allo stesso tempo molto stimolante contro una squadra, Cantù, che ha obiettivi diversi dai nostri. Dovremo sicuramente giocare una partita differente da quella con Piacenza e limare il più possibile gli errori. Dobbiamo far prevalere le nostre forti motivazioni di mantenere la categoria". Cantù ha un suono dolcissimo per il popolo granata, tra i più belli della colonna sonora dell'avventura tra i grandi della pallacanestro nazionale. A maggio di due anni fa il Toro si giocò il quarto di finale dei playoff di A2, finì 3-1 per i lombardi, ma fu una passeggiata in paradiso. Il punto più alto della storia del basket di Nardò e del Salento.

All'andata, il 5 gennaio scorso, HDL non riuscì ad espugnare Desio pur giocando una partita apprezzabile per qualità ed energia. Acqua San Bernardo regolò i granata 69-60, senza sorprese, senza tradimenti della logica e della storia. Ma sul conto finale pesò come un macigno la mortificante mira dei neretini dal perimetro (8/34).
HDL Nardò Basket-Acqua San Bernardo Cantù, recupero della 29esima giornata, si gioca dunque domani, mercoledì 2 aprile, al Pala San Giuseppe di Lecce. Palla a due alle ore 20:30. Gli arbitri designati per il match sono Marco Rudellat di Nuoro, Mauro Moretti di Marsciano (Perugia) e Simone Settepanella di Roseto degli Abruzzi (Teramo).