Addio a Peter Sauer, tradito dal cuore mentre giocava a basket. Il ricordo di Trieste

Fonte: Il Piccolo
Addio a Peter Sauer, tradito dal cuore mentre giocava a basket. Il ricordo di Trieste

Dopo Conrad McRae, il basket triestino piange un altro suo ex atleta. Domenica scorsa a New York si è spento Peter Sauer, giocatore della Telit 2000-2001, vittima di un malore che lo ha stroncato nei corso di una partita di basket giocata a White Plans con alcuni amici. Galeotto, così come era successo con McRae, è stato il cuore, una malformazione cardiaca che lo aveva costretto a lasciare il basket professionistico dopo la stagione disputata a Trieste. Consapevole dei suoi problemi, ma evidentemente troppo innamorato della pallacanestro. Sauer lascia la moglie, tre figli e un ricordo davvero positivo nella memoria di chi ha avuto la fortuna di conoscerlo. «È sempre difficile parlare in queste circostanze - racconta Cesare Pancotto, suo coach in quella Telit - ma devo dire che di Peter mi resta un ricordo straordinario. Prima di tutto quello di un ragazzo intelligente e sensibile, che amava il nostro sport e lo interpretava con passione. Sempre sorridente, sempre positivo, riusciva a trasmettere queste qualità nello spogliatoio. Della stagione che abbiamo disputato assieme, a Trieste, ho due ricordi decisamente vivi. Perdemmo la prima partita ad Avellino, poi vincemmo di un punto contro Rimini proprio grazie a un suo tap-in: una vittoria fondamentale che ci diede coraggio e fiducia nei nostri mezzi permettendoci di aprire una striscia positiva che ci portò a un passo dai playoff. Ma credo che i tifosi ricorderanno più volentieri la rubata e il contropiede che a Udine lanciò la Telit al successo nel derby contro la Snaidero. Aldilà degli episodi, un giocatore di spessore, gran difensore, capace di essere sempre utile alla sua squadra». La notizia della morte di Sauer ha lasciato increduli i tanti sportivi triestini che avevano imparato a conoscerlo apprezzandone le qualità umane e la grande generosità sul campo. Con la maglia della Telit, nella stagione iniziata agli ordini di Luca Banchi e conclusa con Cesare Pancotto, Sauer aveva giocato 29 partite con 15 minuti di media e 4,5 punti segnati per gara. Ma aldilà dei numeri ciò che aveva colpito era stato il grande attaccamento alla maglia dimostrata in quei pochi mesi. Nella memoria di tutti rimarrà la corsa verso la curva e l'esultanza sfrenata dopo il canestro decisivo contro Rimini.

Lorenzo Gatto