Sergio Scariolo sui calendari: «Ci stiamo spingendo al limite per imitare la NBA senza averne le condizioni per farlo»
Alle 18:00 in campo la Spagna di coach Sergio Scariolo che affronta la Slovacchia. Squadra ovviamente alla quale mancano i giocatori NBA e di EuroLeague per quello che il tecnico bresciano chiama un momento critico. La Spagna infatti è costretta a vincere avendo 0 vittorie e 2 sconfitte nel Girone C di qualificazione a EuroBasket 2025. Gli iberici non mancano un Europeo dal 67 anni, in Bulgaria nel 1957. "Non ero nemmeno nato", ride Scariolo nell'intervista a Marca. "Sì, si può dire che è un momento critico. La continuità dei successi ottenuti nelle varie finestre FIBA negli anni può quasi erroneamente farci pensare che siano una formalità o una vetrina, ma non è così. C'è l'incertezza, i dubbi e le preoccupazioni che esistevano quando è nata questa nuova formula. Sono partite decisive, lo sappiamo tutti. Sono partite che dobbiamo vincere e che vogliamo vincere per partecipare al Campionato Europeo. È una situazione stimolante perché ha un grado maggiore di necessità e indispensabilità. È un'opportunità per chiudere la classifica che dobbiamo cogliere per evitare che si complichi e per poter continuare a giocare le partite di febbraio senza alcuna pressione, dando la possibilità ai giocatori più giovani di giocare".
Nessun giocatore da Barcelona o Real Madrid, neanche per la seconda partita
"No, questo è un dibattito che abbiamo avuto all'inizio di questa formula con il presidente di allora, Pepe Sáez, e la conclusione a cui siamo arrivati è stata che per noi il giocatore è al centro del progetto e prendersi cura di lui dal punto di vista fisico e della motivazione a far parte della nazionale è fondamentale. Non vogliamo sottoporli a un carico eccessivo che li porti al limite del rischio di infortunio e non vogliamo che abbiano un confronto con il loro club per poter giocare. Ovviamente è un discorso diverso per ogni Nazionale. Ad esempio ammiro Shengelia, che mercoledì sera ha giocato con la sua squadra in Eurolega e giovedì mattina si stava già allenando con la sua nazionale. Ma questa è una decisione del giocatore. Una federazione e una nazionale non possono mettere il giocatore in una situazione del genere. Quando abbiamo cercato di forzare un po' la situazione, non ha funzionato bene. Abbiamo fiducia nei giocatori che abbiamo, ci fidiamo di loro".
Scariolo sul calendario pieno di impegni
"Sì, sono d'accordo con Mateo. Ci stiamo spingendo un po' al limite cercando di imitare un calendario NBA senza avere tutte le condizioni per farlo. E nell'NBA il dibattito è aperto. Quello che ho imparato nel tempo è che è molto meglio presentare argomenti seri, dati scientifici o, se ci sono, proposte positive a chi deve prendere queste decisioni, piuttosto che sollevare lamentele generiche che tutti condividiamo, ma che non portano a nulla. Se c'è una soluzione, preferisco proporla. Né credo che le persone che sono a capo di queste istituzioni e che stanno cambiando non abbiano la capacità di giudizio e di criterio per cui, se fosse facile, non avrebbero già trovato la strada".