Bar Sport, Fabbricatore "Della salute dei giocatori non importa niente a nessuno"
Torna l'appuntamento di Pianeta Basket col suo opinionista Carlo Fabbricatore che che come sempre ne ha per tutti...
PB: Signor Carlo sappiamo che lei ed il Presidente Petrucci parlate dei successi della Nazionale maschile. Siete in possesso di notizie ed informazioni che noi non conosciamo?
Fabbricatore :”Guardi non provochi perché io non ne so nulla. Sono informazioni Top Secret alle quali io non accesso perché non ho l’autorizzazione che servirebbe…Io so solo che non vinciamo una medaglia dal 2004 e che il grido di allarme lanciato in quella occasione da Carlo Recalcati è rimasto inascoltato. Non abbiamo più quei tanti buoni giocatori che avevamo quando Giancarlo Primo e Giancarlo Cerioni avevano organizzato un Settore Squadre Nazionali, che ha dato ottimi frutti negli anni, che gli spagnoli venivano a studiare. Non diamo colpe alla NBA perché è una barzelletta. I settori giovanili di Spagna, Francia, Turchia, Germania, delle Repubbliche balcaniche sfornano ottimi giocatori in continuazione. Il fenomeno puo' nascere ovunque, i buoni giocatori si creano”.
PB: Va bene allora parliamo della disfatta di Reggio Emilia?
Fabbricatore :”Vedendo la partita ed avendo sentito il nome Reykjavik ho pensato fosse la capitale di una nuova Repubblica Balcanica e dunque capivo il perché del punteggio. Quando ho realizzato che quella era la capitale dell’Islanda mi sono cadute le braccia. Mi chiedo cosa sarebbe accaduto alla Nazionale maschile di pallavolo una roba del genere, un inciampo così: come minimo l’Inquisizione spagnola più dura. E’ chiaro che i nostri non hanno avuto la giusta testa per giocare ma questo è tanto più grave perché quando si mette la maglia della Nazionale niente può essere preso sottogamba. Se dicessimo che l’Islanda non è una squadra di terza o quarta fascia saremmo ridicoli. Ma forse lo siamo anche noi di quel livello lì”.
PB qualcuno ha parlato di un arbitraggio onesto ed uniforme ma molto diverso a quello cui siamo abituati.
Fabbricatore “Non scherziamo. I giocatori dovrebbero immediatamente rendersi conto del metro arbitrale. Ma se così non fosse mi domando che fa lo staff tecnico, che è composto da un capo allenatore e tre, dico tre, assistenti. Possibile che dalla panchina non sia arrivato un messaggio, un’indicazione? Comunque a costo di essere noiosi perché ne parliamo sempre, la questione arbitrale è gravissima. Troppi fischi inadeguati, specie in ambito Fiba dove a livello di club non c’è la fisicità che c’è in Eurolega. E l’Eurolega dopo la NBA è certamente il massimo a livello di competizione fisica. Le ultime manifestazioni FIBA, Mondiali ed Olimpiade di Parigi, sono state arbitrate malissimo”.
PB : Qualcuno ha ricordato a questione dei calendari così affollati che poche Nazionali riescono ad avere una performance accettabile.
Fabbricatore “Appunto il problema è per tutti, quindi non accampiamolo noi come scusa. E certamente vero che i calendari sono affollati ma questo è un problema della FIBA e dell’ECA. Fino a quando non si metteranno d’accordo in modo intelligente, tutto sarà così caotico e squalificante. Queste finestre di qualificazione sono davvero una cosa seria? Suvvia! Il guaio è che della salute dei giocatori non importa niente a nessuno. Prendiamo il caso Shengelia. Ha giocato in Eurolega con la Virtus ed il giorno dopo è volato a giocare con la sua Nazionale. Se si fosse fatto male, al di là della questione economica che oggi è coperta dalle mille tipologie di assicurazione, c’è quella tecnica. Un giocatore che si fa male durante una di queste trasferte continue è un problema tecnico per i club. E vorrei aggiungere che c’è una sovrapposizione delle Coppe europee, sono troppe e quelle di minor fascino, quelle della FIBA, sono comunque impegnative dal punto di vista logistico e dei costi. La questione costi ci porta ad un altro argomento per me importante”.
PB :scommetto che si tratta dei bilanci…
Fabbricatore “Perché non vengono resi pubblici i bilanci delle società? Ci facciamo tutti mille domande, spesso diamo valutazioni in base a notizie che trapelano o a qualche solita voce ben informata. Potrebbero esserci delle differenze tra quello che sappiamo e la realtà. Ma al di là di questo che può essere poco decisivo, l’idea della pubblicazione dei bilanci potrebbe essere un modo per creare un sistema virtuoso che renda certe differenze meno enormi. Sappiamo però ci sono club che rispondono no a questa richiesta, magari perché il bilancio potrebbe far parte di una polisportiva o ad un gruppo che ha diverse attività. In Germania per esempio dove hanno chiesto ai club di fare questa cosa, il Bayern Monaco ha detto di no. La questione è delicata ma a mio parere andrebbe affrontata”.
PB : abbiamo finito quindi…
Fabbricatore :”No. Mi faccia terminare questa conversazione con una standing ovation per le “ragazze” dell’Italian Women Maxi Basketball, le over…Hanno un atteggiamento sempre positivo, sempre sorridenti, fanno mille cose e sui social si divertono tantissimo oltre che in campo. Un esempio di marketing e comunicazione che secondo me dovrebbe essere studiato e riproposto nel nostro movimento. Brave ragazze!!!”.