Per l'addio di Rasho Nesterovic una grande festa europea

(Enrico Campana) Sperava di recuperare tono e atleticità dopo l’intervento alla spalla di maggio in una clinica romagnola, anche il CT sloveno Maljkovic ci aveva fatto un pensierino per gli europei ma ha deciso che era il tempo del ritiro e Radoslav “Rasho” Nesterovic il 2 settembre ha deciso di attaccare le scarpette al chiodo. A Lubiana organizzeranno una partita per il suo addio, perché anche se di origini serbe e lanciato dal Partizan Belgrado e in seguito passaportato dal Paok Salonicco col cognome greco di Makris, ha scelto la Slovenia come la sua patria e lì comincerà una nuova attività.
Altro 2,13, pivot atletico e tecnico, nato il 13 maggio 1976, ha vinto sia l’Eurolega e il campionato italiano e il titolo NBA con San Antonio nel 2005 in 10 anni di attività nel campionato professionistico americano partendo da Minnesota per poi vestire la maglia degli Spurs, di Toronto e Indiana prima di accettare le offerte dell’Olympiacos che sembrava potergli regalare un congedo glorioso. Miglior giocatore delle Top 16, ha invece subito l’enorme delusione del ko contro Siena e di fronte all’aggravarsi di un problema alla spalla si è sottoposto a un’operazione durante la quale ha pensato fosse il momento, a 35 anni, e dopo 18 anni di carriera di smettere. “Mi sarebbe piaciuto tornare, ma ho capito che difficilmente sarei tornato alla forma necessaria per reggere un ruolo importante, di certo non mi annoierò, voglio ringraziare tutti quelli che mi hanno permesso di essere un giocatore importante e una persona soddisfatta”- ha detto nel momento della decisione.
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