NBA - Rookie of the Year: senza Williamson avanza Ja Morant
Finito il primo mese intero della regular season 2019-20, nella NBA ci si interroga su chi vincerà il titolo di Rookie of the Year. E il numero #2 dell'ultimo draft, Ja Morant, si dimostra essere anche il migliore in campo. Parlano i dati statistici, ecco i primi cinque.
1. Ja Morant | Memphis Grizzlies. 18,6 punti col 46% di successo, incluso 41% da 3 punti, 3,2 rimbalzi, 6,4 assist, 1,4 palle recuperate e 3,4 palle perse in 29 minuti di gioco. Ma si è appena infortunato.
2. Kendrick Nunn | Miami Heat. 16,4 punti col 47%, incluso 40% da 3 punti, 2,4 rimbalzi, 3,2 assist, 1,3 palle recuperate e 2,2 palle perse in 29 minuti. La sorpresa di stagione: undrafted nel 2018, viene da una stagione in G-League.
3. Eric Paschall | Golden State Warriors. 17 punti col 50%, incluso il 27% da 3 punti, 5,2 rimbalzi, 1,6 assist e 1,6 palle perse in 31 minuti. La scelta #41 del draft ha trovato la strada spianata dagli infortuni a Golden State, ma ha saputo approfittarne.
4. RJ Barrett | New York Knicks. 15,3 punti col 42%, incluso 34% da 3 punti, 5,4 rimbalzi, 3,5 assist, 1,4 palle recuperate e 2,7 palle perse in 33 minuti. I Knicks non sono la miglior palestra per un giocatore di sistema, ma Barrett sta imparando velocemente. Da migliorare i liberi.
5. Tyler Herro | Miami Heat. 15,1 punti col 46%, incluso 41% da 3 punti, 4,2 rimbalzi, 2,2 assist e 2,3 palloni persi in 30 minuti. Nonostante la presenza di un altro rookie ingombrante come Nunn, Herro ha cominciato a ritagliarsi uno spazio importante.