NBA - Pistons, J.B. Bickerstaff difende Isaiah Stewart dopo l'espulsione
Isaiah Stewart è stato espulso per il suo gesto di aggressione nei confronti di Thomas Bryant durante il match di ieri sera tra Indiana e Detroit. La scena si è svolta all'inizio del secondo quarto quando, mentre stava per giocare il rimbalzo difensivo, il centro dei Pistons ha sferrato una violenta gomitata alla sua controparte dei Pacers. Thomas Bryant è finito a terra prima di rialzarsi molto arrabbiato, al punto da dover essere trattenuto da diversi compagni di squadra. Il giocatore dei Pistons, che ha anche allontanato un arbitro che gli aveva messo una mano sul fianco per mandarlo in panchina, ha fatto più gesti con le dita verso l'avversario mentre si dirigeva verso il suo spogliatoio. "Solo un sacco di bla bla. Un sacco di parole. Sono scivolato, sono caduto nella trappola e ho deluso i miei compagni di squadra. Devo fare meglio per non lasciare che quelle parole influenzino la squadra. So che la mia squadra avrebbe avuto bisogno di me stasera", si è lamentato Isaiah Stewart dopo la partita, incolpando il "trashtalking" del suo avversario.
Isaiah Stewart ha giocato solo otto minuti (1 punto, 1 assist e 2 falli) in questa sconfitta dei Pistons, e si sta ritagliando una seria "reputazione" per i gesti polemici. Questo però non basta a mettere in discussione il supporto dimostrato dal suo allenatore JB Bickerstaff: "Dobbiamo affrontare alcune cose che stanno accadendo sul campo. Ci sono anche cose che ti vengono dette che non hanno più nulla a che fare con il basket. Se il limite viene superato come stasera, devi essere in grado di difenderti. Ci sono state cose dette stasera che sono andate oltre i limiti, oltre il basket, e che sono diventate personali. E se qualcuno ti dice una cosa del genere, devi avere il diritto di fare ciò che serve per difenderti." Sembra che Bickerstaff sia a conoscenza delle parole scambiate tra i due senza conoscerne il contenuto: "È assolutamente mia responsabilità difendere i nostri giocatori quando sembra che le cose non siano bilanciate, e non smetterò mai di farlo. Ancora una volta, i nostri giocatori si guadagneranno il rispetto della lega, ma è mia responsabilità difenderli. Non importa cosa succede in campo, che si tratti degli avversari o degli arbitri, a me non importa. È il mio lavoro e lo farò sempre."