NBA - Il focus sulla Northwest division

17.10.2024 17:55 di  Stefano Bonelli   vedi letture
NBA - Il focus sulla Northwest division

Terminato il focus sulle 15 squadre della Eastern Conference, ci spostiamo a Ovest iniziando ad analizzare le cinque franchigie della Northwest Division. 

Denver Nuggets:
È Russell Westbrook il volto nuovo - e sorprendente - in casa Nuggets. Un colpo che ha spiazzato tutti, soprattutto perché l'MVP della stagione 2016/17 in estate aveva esercitato la player option per rimanere ai Clippers ancora un anno. I losangelini però, evidentemente non della stessa idea, hanno deciso di tagliare il prodotto di UCLA, che si è così accasato a Denver. Questo l'unico squillo degno di nota della off season della franchigia del Colorado, che durante la free agency ha visto salutare Kentavious Caldwell-Pope, unitosi agli Orlando Magic. Una perdita importante per il backcourt dei Nuggets, privato del proprio miglior difensore POA. Il compito di sostituirlo in quintetto sarà affidato a Christian Braun, con Westbrook che vestirà invece i panni di sesto uomo in uscita dalla panchina. Si alzerà dalla panchina anche Dario Saric, arrivato a Denver dopo l'esperienza sulla baia con la maglia dei Golden State Warriors. A lui il ruolo di vice-Jokic per una ventina di minuti di media a partita. Infine da segnalare anche il rinnovo a cifre folli di Jamal Murray, che dopo una stagione deludente e una pessima olimpiade è comunque riuscito a strappare un contratto dal valore di 208 milioni di dollari in quattro anni. Forti della presenza del migliore giocatore della lega i Nuggets si presentano ai nastri di partenza della stagione come contender, ma in un Ovest pieno di giovani squadre emergenti sarà difficile uscirne vincitori. 

Minnesota Timberwolves:
Per parlare della franchigia di Minneapolis bisogna partire dai fatti più recenti, ossia lo scambio che ha visto Karl Anthony-Towns salutare i Timberwolves dopo 9 stagioni per approdare ai New York Knicks. A Minnesota invece Julius Randle, Donte Divincenzo e una prima scelta futura. Una trade che parla chiaro: l'uomo franchigia dei Wolves è Anthony Edwards. Archiviato l'esperimento di giocare con due centri (KAT e Gobert) la squadra di Finch si baserà sul concedere tanti possessi ad Ant-man coadiuvato da diversi importanti role players. A partire da Naz Reid, che vedrà il proprio minutaggio in grande crescita e sarà chiamato a dimostrare di poter essere un uomo chiave anche ricoprendo un ruolo con maggiori responsabilità. Un altra mossa interessante effettuata dal front office di Minnesota è stata quella di fare trade up la notte del draft per andare a selezionare Robert Dillingham con l'ottava chiamata assoluta. Un investimento importante, perché per assicurarsi le prestazioni del prodotto di Kentucky, i Timberwolves hanno ceduto due future prime scelte. Anche per Dillingham i programmi sembrano ben definiti: un anno di crescita sotto l'ala protettrice di Mike Conley e poi il salto nel quintetto titolare per far coppia con Edwards. Il futuro sembra radioso per Minnesota, ma sarà abbastanza per migliorare il risultato della scorsa stagione e arrivare alle Finals?

Oklahoma City Thunder:
Se la scorsa stagione i Thunder sono stati la sorpresa della lega, quest'anno la situazione è decisamente differente. Dopo il primo posto a ovest nella regular season e la semifinale di Conference persa contro Dallas, OKC è stata tra le squadre più attive in offseason, aggiungendo due tasselli estremamente interessanti ad un roster già di per sé forte e di prospettiva, dichiarando di fatto a tutte le proprie intenzioni bellicose. Sam Presti non è rimasto a guardare aspettando che passasse un'altra annata, così è passato all'azione impacchettando Josh Giddey (il principale limite dei Thunder ai playoff) per arrivare a un veterano del calibro di Alex Caruso, già campione NBA con i Lakers. Un altro problema evidenziato da Oklahoma City durante la post season riguardava la lotta a rimbalzo, così il GM dei Thunder - sfruttando il tanto spazio salariale creato nel corso degli anni - ha firmato Isaiah Hartenstein, centro in uscita da New York. Un contratto faraonico per l'ex Knicks (triennale da 87 milioni di dollari), ma che lascia ancora flessibilità a OKC in vista delle future estensioni di Chet Holmgren e Jalen Williams. Ottimi anche i rinnovi di Aaron Wiggins (quinquennale da 45 milioni di dollari) e Isaiah Joe (quadriennale da 48 milioni di dollari), ovvero due role players di livello. Con queste aggiunte, un candidato MVP e il Coach of the Year in carica, OKC quest'anno non è più una sospesa ma una vera e propria contender. 

Portland Trail Blazers:
Profondo rosso in quel di Portland, con la franchigia dell'Oregon in pieno rebuilding e che si appresta ad iniziare una stagione che la vedrà contendersi per il secondo anno consecutivo il peggior record della lega. Come per Brooklyn a est la partita più che in campo per i Blazers si gioca tra le palline della lottery il prossimo maggio, sperando di aver maggior fortuna rispetto all'ultima volta. Relegati infatti a scegliere con la settima scelta allo scorso draft, i dirigenti di Portland hanno deciso di puntare su Donovan Clingan, centro in uscita da Uconn, nonostante la presenza a roster di altri due pivot come Deandre Ayton e Robert Williams III. Una scelta sorprendente, soprattutto se si pensa all'investimento fatto la scorsa estate per arrivare al lungo ex Suns. A sottolineare ulteriormente la confusione regnante nel front office dei Blazers, ci pensa la trade per Avdjia, arrivato a Portland da Washington. Sarà pezzo pregiato per qualche contender prima della trade deadline? 

Utah Jazz:
La notizia più importante arrivata in offseason per i Jazz è il rinnovo di Lauri Markkanen, che si lega alla franchigia dello Utah per altri cinque anni alla modica cifra di 238 milioni di dollari. Un segnale importante da parte di Danny Ainge che dimostra di non voler rifondare da zero, ma di voler progettare un retooling attorno al finlandese. Ancora presto per giudicarla una scelta vincente o perdente, ma sicuramente coraggiosa. Le facce nuove arrivate dal draft e che faranno compagnia a Markkanen sul parquet sono quelle di Cody Williams (fratello minore di Jalen Williams di OKC) scelto con la decima pick e quelle di Isaiah Collier e Kyle Filipowski. Difficile pensare a una stagione positiva per i Jazz, ma con Markkanen e le tante scelte accumulate negli ultimi anni il futuro è quantomeno interessante a Salt Lake City.