NBA - C'è stato un ruolo per Russell Westbrook nel licenziamento di Mike Malone?

I Denver Nuggets, che solo due anni fa avevano vinto un campionato NBA, hanno preso la straordinaria decisione di separarsi dall'allenatore Mike Malone martedì. Denver si trova attualmente al quarto posto nella Western Conference con i playoff proprio dietro l'angolo e molti fan credevano che avrebbero lottato ancora una volta per un campionato. Ma a quanto pare, le cose erano un po' più traballanti dietro le quinte di quanto i fan fossero portati a credere. Oltre a licenziare Malone, i Nuggets hanno anche licenziato il general manager Calvin Booth dopo che i due si sono scontrati su diverse decisioni, tra cui la propensione di Malone a far giocare la controversa stella Russell Westbrook rispetto al 25enne playmaker di riserva Jalen Pickett.
"Russell Westbrook potrebbe essere stato il più grande parafulmine", riportano Sam Amick e Tony Jones di The Athletic. "Da un lato, Westbrook è stato in gran parte produttivo in questa stagione e ha fornito un po' di energia sul parquet a una squadra che ne aveva bisogno... Ma l'esperienza di Westbrook è diventata irregolare ultimamente, poiché il suo gioco sul parquet è diminuito. Il fatto che Pickett sia emerso di recente con la sua capacità di fare tiri e fornire una presenza calmante sul parquet, ha fornito un contrasto significativo con lo stile di gioco di Westbrook".
Sarebbero gli errori di Westbrook e le difficoltà della squadra ad aver fatto arrabbiare Nikola Jokic. Amick e Jones riferiscono che le frustrazioni del serbo sono cresciute al punto che l'organizzazione era preoccupata che il tre volte MVP NBA potesse chiedere di essere ceduto. "Questa dinamica si è intensificata di recente, a partire dal tracollo di Westbrook contro Minnesota il 1° aprile, in cui i suoi errori a fine partita sono costati a Denver la vittoria e hanno rovinato la tripla doppia da 60 punti di Jokić", afferma il rapporto.