L'espansione NBA riprenderà soltanto dopo la vendita dei Boston Celtics

L'espansione NBA riprenderà soltanto dopo la vendita dei Boston Celtics

L'espansione del numero delle franchigie NBA è un argomento discusso ormai da un certo numero di stagioni ormai, ma in questo momento la lega sembra sempre avere un motivo per spingere il dossier in un cassetto. Lo ha confermato, dopo la riunione del Consiglio dei Governatori dell'NBA della scorsa settimana, il commissario Adam Silver. Ha riferito che non ci sono state discussioni sull'espansione e che "non siamo ancora pronti". Tra il pubblico e gli addetti ai lavori invece l'attesa sembra salita ai massimi livelli. Allora perché l'NBA e i suoi decisori stanno cercando di rallentare le cose?

I soldi, ovviamente, non puzzano. La vendita in corso dei Boston Celtics potrebbe riscrivere il mercato delle commissioni di espansione per le due squadre che entreranno nel campionato. E' questa l'opinione di ESPN: "Attualmente i Celtics sono in vendita e ci sono indicazioni che potrebbero produrre il prezzo più alto di sempre per una squadra NBA, che è attualmente detenuta dall'acquisto dei Suns da parte di Mat Ishbia [$4 miliardi]. Ciò inciderebbe sul mercato, e questo è un fattore che ha contribuito alla decisione della NBA di rallentare l'espansione e aspettare che avvenga la vendita.

"A questi prezzi, un paio di nuove squadre di espansione potrebbero far guadagnare alla lega oltre $ 10 miliardi complessivi, il che significa che ogni squadra riceverebbe un assegno di oltre $ 300 milioni quando le nuove squadre entreranno nella lega" conclude l'informazione, che riguardo alle città più probabili per ottenere una nuova squadra, ha notato che ci sarà competizione: "La convinzione diffusa è che Seattle e Las Vegas siano i punti di approdo logici per un paio di nuove squadre di espansione. Ma questo non significa che non ci possano essere alcuni colpi di scena nel processo.

Se c'è un'altra città che si butta nelle trattative, la più probabile che lo faccia è Città del Messico. La città più popolosa del Nord America, la capitale del Messico ospita costantemente le partite della stagione regolare NBA dal 1992 e le 33 partite giocate da allora sono il maggior numero al di fuori degli Stati Uniti e del Canada. Città del Messico è la patria dei Capitanes della G League e fornirebbe alla lega un'apertura nei mercati latinoamericani e sudamericani, nonché in un'altra città internazionale. Tuttavia, ci sono molti ostacoli logistici da superare affinché una squadra NBA possa esistere lì a tempo pieno."