Vanoli Cremona, la crescita di Zampini: "Un viaggio più duro del previsto"

Vanoli Cremona, la crescita di Zampini: "Un viaggio più duro del previsto"
© foto di Ponticelli/Ciamillo

Il playmaker classe 1999 Federico Zampini, esordiente in serie A dopo essere stato a Forlì l'MVP della Coppa Italia LNP, ha parlato della sua carriera e delle possibilità di salvezza della sua Vanoli Basket Cremona in una intervista che appare oggi sul “Corriere dello Sport”.
Salvezza. “Sarà anche banale ma fare tabelle non ha alcun senso. La vittoria su Trapani è importantissima, ma il cammino è ancora lungo. Sarà fondamentale avere un po' di continuità nei successi e giocare a viso aperto con tutte le squadre. Sia quelle con cui ci giocheremo la permanenza in A così come con le grandi”.

Per arrivare in Serie A, il cammino per Zampini è stato lungo. “Un viaggio più duro del previsto, soprattutto a causa di tutti i problemi fisici che ho avuto. Non mi sono mai demoralizzato però. Un attimo di scoramento posso averlo avuto ma vicino ho sentito sempre la forza di chi crede in me, principalmente della mia famiglia. E sono tornato in campo più deciso di prima, crescendo tecnicamente e nel carattere. Aumentando sempre più la mia autostima”.

Per Zampini tanti anni di gavetta. “Mi sono serviti, come il campionato scorso a Forlì. Abbiamo vinto la Coppa Italia e io sono stato votato MVP. L’impatto con la serie A ha avuto i suoi tempi adattamento. Ho sofferto un po' in precampionato poi pian piano le cose sono andate meglio. È un basket molto fisico dove in campo d sono tanti talenti con cui devi confrontarti. In A gli stranieri sono la base delle squadre. Così è anche a Cremona. Ho dovuto costruirmi una credibilità, un rispetto dando sempre il massimo in allenamento. Credo che ogni minuto giocato me lo sia guadagnato con l'impegno”.

E adesso cosa manca alla Vanoli per salvarsi. “È essenziale trovare quella continuità che fino ad oggi d è mancata. Ed anche trovare la forza, come successo contro Trapani, di portare le gare punto a punto dalla nostra parte. Troppe volte i minuti finali sono stati, in passato, decisivi in negativo per noi. Era successo nella gara d'andata con i siciliani persa da loro al supplementare”.