Pagelle NBA FINALS GM7: LeBron eredita il 23 di Jordan, Irving entra nel mito. Curry e Warriors, una disfatta storica

20.06.2016 11:30 di  Alfonso Norelli   vedi letture
Pagelle NBA FINALS GM7: LeBron eredita il 23 di Jordan, Irving entra nel mito. Curry e Warriors, una disfatta storica

Le pagelle di una leggendaria gara 7 delle Nba Finals 2106. Cleveland conquista il primo titolo della sua storia rimontando da 1-3 a 4-3 (mai accaduto) e vincendo la sfida decisiva in trasferta. Una gara epica.

 

CLEVELAND CAVALIERS

James 23

Il voto decidetelo voi, il 10 spetta a prestazioni eccezionali quali le ultime tre gare, ma una tripla doppia in gara 7 (dopo quella del 2013), il primo titolo nella storia dei suoi Cavs dove è tornato apposta, giocate mostruose quali la stoppata a Iguodala nel finale. È leggenda. È il numero 23, quello ereditato da Michael Jordan che ha continuato a scrivere la storia. È il più completo giocatore mai esistito tecnicamente e atleticamente, può giocare 5 ruoli in attacco e difesa. Si è praticamente allenato da solo, Cleveland non ha uno schema, lo schema è palla a LeBron, lui è il sistema. Punti, rimbalzi, assist, stoppate, difesa. Ovviamente è anche il gm, i compagni se li sceglie lui e a quanto pare se li sa scegliere. A 31 anni ha vinto tre anelli, ma questo pesa per dieci. Ha giocato sette finali, le ultime sei consecutive, in 13 anni di Nba. Il bello è che ora è solo a metà del suo dominio. Il suo obbiettivo è essere the GOAT (il migliore di sempre), il suo scopo è lavorare ogni giorno per questo, essere ricordato come esempio. Il mito è già suo oggi, adesso si tratta di capire dove può arrivare. I sei titoli di Michael Jordan sono una bella sfida, probabilmente arriverà almeno a 10 finali giocate. Altro parallelismo: la Nike. Jordan l’ha resa grande e poi si è fatto il proprio marchio. LeBron poteva fare lo stesso, ma ha scelto la strada, anche questa unica, di un contratto “lifetime”. A vita. I record non si contano e non sono finiti. Stiamo assistendo alla storia, mettetevi comodi, il mito continua…

Irving 10

Nessuno dimenticherà mai la tripla in faccia all’mvp Curry per segnare il colpo decisivo in gara 7 in trasferta. È storico anche lui, è entrato in una cerchia ristrettissima di fuoriclasse. Ha dato la mano decisiva al re girando clamorosamente queste finali. Un pezzo di gloria è anche suo. Uno scudiero ideale di sua maestà.

T. Thompson 9,5

L’operaio per eccellenza, quello che fa tante piccole cose, che lavora lontano dai riflettori. Energia e sacrificio, instancabile. Ha guadagnato la gloria con umiltà.

Jefferson 8

Finali da sballo. E chi se lo aspettava. Giusto coronamento della carriera. Ha annunciato il ritiro subito dopo. Applausi per RJ.

JR Smith 8

Tra i miracoli di LeBron c’è anche l’aver convertito l’incorreggibile talento bizzoso di JR che porta a casa un titolo su cui pochi avrebbero scommesso. Irritante nelle prime due partite, poi ha messo su la faccia seria anche perché altrimenti erano guai.

Love 7,5

Il suo ruolo doveva essere più importante, ne esce ridimensionato ma porta a casa il titolo e in gara 7 si è sacrificato molto a rimbalzo. La perla però è l’ultima difesa su Curry dove è riuscito a non farsi ubriacare. Capolavoro.

Shumpert 7

Ha giocato sempre spiccioli, in questa partita però ha messo un gioco da 4 punti memorabile.

Williams, D. Jones, J. Jones, Mozgov, Dellavedova S.V.

 

GOLDEN STATE WARRIORS

Curry 5

C’è poco da dire, è lui lo sconfitto. Una regular season da mito, il secondo mvp, l’incredibile sopravvivenza contro i Thunder, l’infortunio, poi si ferma a un passo dal titolo perdendo un vantaggio che mai nessuno aveva perso. Gara 7 l’ha giocata abbastanza male e in ombra, probabilmente le condizioni fisiche sono precarie, ha patito i raddoppi, ha buttato palloni, ha forzato tiri. La storia si fa in queste situazioni critiche, non gli è riuscito il bis e porterà addosso un bel peso in estate. Una sconfitta storica come le 73 vittorie su 82 partite. Vedremo se saprà tornare più forte.

K. Thompson 6

Anche lui si è spento nel momento della verità. Non ha giocato malissimo gara 7 e le finali, è stato forse fin troppo umile. In certi momenti doveva avere più coraggio. Si tratta di un campione perfetto tecnicamente ma i fuoriclasse sono quelli che vanno fuori dalla norma e devono prendersi la responsabilità di successi e fallimenti.

D. Green 8

Forse aver saltato gara 5 è costato il titolo agli Warriors. È stato nettamente il miglior giocatore della squadra nella serie e ha giocato una gara 7 pazzesca ma non è bastato a vincere. Probabilmente avrebbe preso l’mvp in caso di vittoria, ma deve inchinarsi a re James.

Iguodala 5,5

L’mvp della scorsa finale era l’arma segreta contro LeBron. Paga i problemi alla schiena, ma soprattutto che non c’è niente da fare contro il re. La stoppata subita lo farà ricordare come la vittima di una delle giocate più belle di sempre.

Barnes 5

Doveva essere uno di quelli che sposta le sorti, un gregario di grande qualità. Ha cominciato bene e poi si è perso. Doveva monetizzare il suo contratto, perderà milioni oltre che l’anello.

Livingston 6

Ha dato moltissimo in questa serie ma Kerr lo ha lasciato fuori nel quarto periodo.

Barbosa 6

Ottimo contributo in generale, ha fatto molto più del suo dovere.

Ezeli 5

Scelto in quintetto in gara 7, non è il suo mestiere.

Varejao 5

Tenta di innervosire l’ex compagno James, ma il re è superiore.

Rush, McAdoo, Clark, Speights S.V.