LBF A1 Techfind, le semifinali: Schio-Ragusa e Venezia-Campobasso

Cominciamo con un luogo comune: il Sud che sfida il Nord. Passalacqua Ragusa e Molisana Magnolia Campobasso alla ricerca di un posto nella finale scudetto della serie A1 femminile, chiedendo il passo rispettivamente a Famila Wuber Schio ed Umana Reyer Venezia.

Delle prime quattro della stagione regolare è rimasta fuori la Virtus Segafredo Zanetti, battuta due volte in casa da Ragusa, ma battuta soprattutto da sé stessa dalla sua incapacità in questa stagione di vincere le partite che contavano, Supercoppa esclusa ma che si gioca sempre all’inizio della stagione. Eurolega e gara 3 con la Passalacqua un disastro, 57 a 74 il punteggio, con alcune delle cosiddette stelle virtussine ancora una volta incapaci di aiutare la squadra a fare il passo decisivo verso qualcosa di importante. Perché non sono solo i punti che vanno a referto che contano, ma quando vengono fatti e l’atteggiamento che si ha in campo. Ma certo c’è anche da prendere un aereo per il camp della WNBA “Magara regà, sbrigamose…!” si direbbe a Roma.

Detto questo, la Passalacqua di Lino Lardo, allenatore coraggioso e maltrattato dalla Virtus quando fu esonerato tra gara 1 e 2 della finale scudetto di due anni fa, ha fatto molto bene il suo. Laura Juskaite, ala lituana della squadra deve amare molto il parquet della Segafredo Arena a Bologna come tutte le sue compagne di squadra perché hanno vinto lì il quarto di finale di Coppa Italia a gennaio ed ora gara 1 e 3 dei quarti di finale scudetto. Che dire? Brave a sfruttare quella che sembra un’aria di disimpegno della V nera e brave ad affondare il coltello nel burro. Una prestazione di squadra sontuosa in difesa ed in attacco.

Al centro di questo post c’è la storia: La Molisana Magnolia Campobasso per la prima volta è in una semifinale scudetto. Da quando è stata promossa in A1, stagione 2019-2020, la squadra di coach Domenico Sabatelli ha fatto sempre un passo avanti fino a quello col Geas di questa ultima settimana: tre gare tesissime, due supplementari in gara 1 che sembravano aver orientato la serie a favore delle lombarde, la reazione furiosa a Sesto san Giovanni a conferma che in questa stagione mai una delle due era riuscita a vincere in casa con questa avversaria. Poi in gara 3, partita non bella dal punto di vista dello spettacolo ma di una potenza emotiva e fisica straordinaria, la magia. Costruita con calma con i primi due quarti a difendere fortissimo sulle attaccanti migliori del Geas ed a trovare attacchi molto fluidi, con Morrison inarrestabile. Nel terzo quarto lo strappo del + 12 prima di subire il rientro di Sesto anche a meno 4 nel quarto periodo. Ma il fortino ormai era stato puntellato e le difese messe in atto in modo perfetto. Qualche patema e poi la festa è esplosa, prima in campo poi in città perché domenica scorsa il Campobasso maschile di calcio è stato promosso in Lega Pro – e la squadra intera ieri era alla Magnolia Arena, quindi davvero una settimana speciale per la città.

Per Umana Venezia e Famila Schio, nessun problema nei quarti. Due a zero nettissimi ai danni della Oxygen Roma e dell’Alama San Martino, due fra le osservate speciali per la prossima stagione. Il pronostico dice che la finale dovrebbe essere Venezia-Schio. Ma una finale Campobasso-Ragusa sarebbe così affascinante perché sarebbe la prima in assoluto tra due squadre del Sud – Ragusa ha fatto quattro finali tutte perse con Schio, Cras Taranto ha vinto 4 scudetti, la Phard Napoli una semifinale ed uno scudetto, Priolo una semifinale ed uno scudetto dal 2000 ad oggi.  Dal 2012, ultimo titolo di Taranto, ad oggi l‘unico scudetto uscito dal territorio Veneto è quello di Lucca del 2016: otto scudetti a Schio, uno non assegnato a causa della pandemia.

Si comincia sabato con gara 1: Umana Reyer Venezia-La Molisana Magnolia Campobasso e Famila Wuber Schio-Passalacqua Ragusa. Poi l’8 maggio gara 2 ed eventuale gara 3 l’11.