La nuova filosofia della Virtus Bologna

04.07.2024 23:07 di  Davide Trebbi   vedi letture
La nuova filosofia della Virtus Bologna
© foto di Ciamillo

E così il primo giocatore della stagione 2024/25 sarà Nikola Akele: anche lui da Brescia come il tanto rimpianto Awudu Abass, ma con un pedigree completamente diverso dal partente in terra medio orientale. 
Poi toccherà subito al sostituto di Bruno Mascolo, fresco di firma a Treviso da Vitucci, completando i sei italiani obbligatori per iniziare, ma soprattutto mettendo il 15º tassello, speriamo con carico di portata sufficiente, per una stagione da altre ottanta partite.
Woldetensae, Visconti, meno Alviti, uno dei tre arriverà a meno stravolgimenti. 
È già luglio, lo sa bene la Virtus che conta chiudere presto per i giocatori italiani, questo è il periodo per farlo e l’esperimento di due anni fa con giovani firmati ad agosto, è stato fallimentare. 
Cambia però la sua filosofia, non italiani dal pedigree subito importante, ma connazionali che possono si spera presto diventarlo. 
Sono così più importanti gli stranieri quelli che l’hanno punita lo scorso anno in Eurolega, in Coppa Italia, ai playoff ed in Finale Scudetto. 
La sua speranza infine è che il Flaccadori o Biligha della situazione all’epilogo tricolore siano bianconeri e non ancora biancorossi. 
Purtroppo nonostante la strategia, la concorrenza di questa estate è diventata ancor più agguerrita: non basta esibire la partecipazione più ambita l’Eurolega, contano sempre i soldi.

Così nonostante la Virtus abbia ai nastri di partenza un buon budget per fare una buona stagione, deve scontrarsi fuori dal campo con chi ha l’agognata licenza pluriennale, con chi ha una polisportiva a sostenere e coprire la sezione, con chi ha un emiro pronto a far follie e queste sullo scontro vinceranno sempre. 
La Vnera è stata chiara fin da subito, non intende fare aste, non intende pagare i buyout, Ronci e Banchi ne sono consapevoli ma occorre aver tantissime opzioni a disposizione e tanto potere decisionale immediato.
Il mercato straniero ora entra nel vivo per la Virtus perché le squadre partner di Eurolega hanno quasi finito e le più società più danarose hanno completato la lista desideri, non rimangono briciole ma tante scommesse o rivalse. 
Giocatori quindi affamati come li descrive il coach, laddove la Virtus punterà a vincere sul campo dandogli fiducia e una grande occasione.
Fiducia che già più di mille tifosi hanno ripagato con il rinnovo  con la tessera nell’anticipata campagna abbonamenti, una prima scommessa societaria che al momento è stata vinta. 
Sarà una stagione piena di sfide e con tante difficoltà ma la Virtus vuole tener viva la motivazione principale dello scorso anno: il riscatto