I Can't Breathe - La protesta dei giocatori NBA

I Can't Breathe - La protesta dei giocatori NBA

La protesta dilaga per le strade dell'America e arriva fin dentro i Palazzi dello Sport Dorato della NBA. A Brooklyn, perfino durante la presenza dei Duchi di Cambridge William e Kate. E per primo Derrick Rose, seguito da LeBron James e Kyrie Irving, dai Nets con Garnett, Williams, Anderson, poi la notte tra martedì e mercoledì Kobe Bryant e Jeremy Lin e tutti i Lakers.

Il mondo della Nba ha preso una posizione fortissima sul caso Eric Garner, il ragazzo morto in seguito a una manovra proibita condotta da un agente nelle fase dell’arresto, semplicemente indossando una maglietta. Adam Silver ha dovuto fare buon viso a cattivo gioco: niente multe record ai giocatori, solo un generico richiamo a lasciare la politica fuori dal palazzo: “Rispetto Derrick Rose e tutti i nostri giocatori per aver dato voce a un loro punto di vista su un argomento importante, ma preferisco chi rispetta le nostre regole di abbigliamento sul parquet”. Non è politica, è vita. O morte.

"Io non riesco a respirare" sono le ultime parole di Eric Garner prima di soffocare. Ma l'agente di polizia Daniel Pantaleo non si è fermato. Anche campioni dello football americano si sono uniti alle proteste della piazza. I can't breathe.