Virtus Bologna, Banchi: «Nervosi e ansiosi. Serve uscire da questo momento di tensione»
Sconfitta pesante per la Virtus Bologna che con la sconfitta contro l'Alba Berlino affonda in solitaria in fondo alla classifica. Questa l'analisi di coach Luca Banchi in conferenza stampa. "L'Alba Berlino ha giocato una buona partita, hanno trovato un modo per vincere questa battaglia di 40 minuti. Usando anzitutto le loro abilità, i loro mezzi più la possibilità di giocare nella nostra tensione che ci ha impedito di giocare il miglior basket. Sfortunatamente eravamo troppo nervosi, ansiosi e abbiamo commesso troppi errori per poter vincere una partita come questa.
Come ho provato a dire all'inizio, penso che l'aspetto mentale abbia giocato un fattore importante stasera. Hanno dato la sensazione di avere grande ritmo, giocatori che hanno un atletismo, una fisicità per poter giocare a questi ritmi. Sono stati bravi soprattutto all'inizio a sfruttare questo ritmo, questa velocità. Più l'impatto dominante a rimbalzo, non siamo riusciti a opporre resistenza. Tutte le volte che i nostri lunghi sono stati ingaggiati e portati via dal range del rimbalzo, loro sono tutti andati, hanno aggredito il ferro e non abbiamo risposto con la fisicità che serviva.
Nel secondo tempo siamo entrati con una faccia diversa, non abbiamo completato la rimonta nei tempi che mi auspicavo perché siamo incappati in una serata negativa al tiro, statistiche crudeli. Ma la maggior parte di quei tiri erano aperti. Siamo tornati in campo con la faccia giusta a dispetto di qualche lacuna individuale o qualche errore banale. L'abbiamo riacciuffata nel finale nonostante i tantissimi errori al tiro che ci avrebbero permesso di andare a contatto prima. Negli ultimi secondi abbiamo avuto la possibilità di andare dalla parte opposta e attaccare il ferro, ma abbiamo con fatica superato la metà campo. E poi recuperato l'ultimo pallone del supplementare per guadagnarci un'ulteriore possibilità e anche quella palla persa testimonia lo stato di tensione che individualmente e collettivamente la squadra ha vissuto".
Le difficoltà della partita
"Era una partita difficile da giocare, su una scia di sconfitte tutte in volate contro squadre che per blasone e classifica a oggi sono quelle che stanno dominando l'EuroLega. Abbiamo dimostrato di essere al loro livello. La gara di stasera aveva connotati diversi. Arrivi a giocare sul tuo campo, una partita contro una squadra che condivide con te l'ultimo posto. C'era questa tensione, questo alone di negatività che dopo si è manifestata con una prestazione al di sotto dei nostri standard e della quale mi assumo totalmente la responsabilità. Perché è collettivamente che non siamo riusciti a esprimere la pallacanestro che serviva per vincere. Avevo parlato di umiltà e determinazione nel prepartita, perché ce l'hai quando affronti grandi squadre. Ma per vincere le partite di stasera serve rabbia e umiltà. Serviva una risposta dal punto di vista emotivo. Ne è nata una delle peggiori prestazioni per i primi 20 minuti che testimonia uno stato d'animo che ci ha impedito di entrare nel modo giusto in questo durissimo doppio turno".
Serve ritrovare il piacere di giocare
"Credo che qualcosa sia da ricondurre al fatto che i nostri avversari riescono a adeguarsi e togliere punti di riferimento. Penso che la risposta sia nella capacità di trovare all'interno della squadra, di ognuno di noi, la capacità di ripartire da cose semplici, distribuendo le responsabilità, avendo fiducia in quello che ognuno di loro e ognuno dei compagni può fare per rendere la nostra pallacanestro migliore. Stasera penso che nel primo tempo, ruotando 12 giocatori, ognuno ha avuto la possibilità di invertire la tendenza della squadra. In generale stiamo vivendo un momento di tensione dal quale dobbiamo liberarci, ritrovando il piacere di giocare, una squadra che ha fiducia in se stessa, che ha cambiato tanto ma ha già dimostrato di avere la capacità di esprimere una buona pallacanestro. Credo che proseguendo con determinazione, ci sono le risorse per andare avanti. Dobbiamo distribuirci le responsabilità - e io me ne assumo in prima persona la fetta più grande, il modo in cui la squadra approccia emotivamente una partita del genere sia anche motivo di autocritica. Dobbiamo assolutamente trovare il gusto di giocare a basket, senza sentire la tensione. Lo riconosco nell'incapacità che abbiamo di invertire i momenti negativi. Quando qualcosa non funziona siamo attratti da questo momento di negatività che ci porta tutti verso il basso. Rispondiamo con un atteggiamento e delle performance, un gioco che non ci fanno giustizia. L'errore fa parte del gioco".