Vassilis Spanoulis: l'inizio della carriera da coach, le offerte dalla EuroLeague e il suo basket
Arrivato alla guida del Monaco, Vassilis Spanoulis si è subito trovato davanti le sue due ex squadre greche: il Panathinaikos, che ha battuto la scorsa settimana, e oggi l'Olympiacos. Prima della gara la leggenda di EuroLeague ha parlato del suo percorso per diventare coach: "Al termine della mia carriera, ho pensato di prendermi una pausa di un anno o due, ma quando il mio agente Misko Raznatovic mi ha convinto a prendere la squadra giovanile dell'Eurolega per l'ANGT, ho capito subito di avercela nel sangue. Ho avuto offerte dall'Eurolega già all'inizio, ma era giusto partire dal basso. Come ho fatto da giocatore: al Larissa, poi al Maroussi prima del Pana e dell'Olympiacos. Per dimostrare a me stesso e agli altri che meritavo di essere lì e potevo essere me stesso, portare la mia identità", dice Spanoulis.
Il greco ha preso il posto di Sasa Obradovic. "Intendiamoci, ho un immenso rispetto per il lavoro esemplare svolto da Sasa Obradovic qui per tre anni: tre quarti di finale, una Final Four. Vedo questo nuovo ciclo come un'opportunità per cambiare il modo e il percorso verso il successo. Qui c'è tutto ciò di cui hai bisogno. Mi sento bene; l'organizzazione è di prim'ordine e l'ambiente è simile alla mia vita quotidiana ad Atene. Voglio un basket moderno, in cui si corre molto, con contropiede e in libertà, in cui non si usano sistemi come i robot. Ma anche in cui siamo in grado di controllare, di capire quando accelerare o giocare a metà campo. Non sono il tipo di persona che dice che non dovremmo concedere più di 60 o 70 punti in un'epoca in cui giochiamo con più possessi palla, dove c'è sempre più talento".