NBL - Alex Sarr e gli altri: promossi e rimandati nella stagione delle Next Stars

NBL - Alex Sarr e gli altri: promossi e rimandati nella stagione delle Next Stars

(di Davide Colotti). Si chiude la regular season della NBL australiana ed è tempo di bilanci. Come si sono comportate le "Next Stars"? 8 giovani talenti nel loro anno pre-draft hanno aderito al programma di sviluppo patrocinato da NBL e NBA per mettersi in luce nel campionato che ha acceso la stella di Josh Giddey e LaMelo Ball. È stata la scelta giusta?

PROMOSSI
- Alexandre Sarr (26/04/2005, francese, Perth Wildcats, centro, 9.7ppg, 4.4rpg, 1,3blk, 52% dal campo, 29,8% da tre, 17')
Il talento più cristallino della nidiata non ha scelto una strada facile: minutaggio non eccezionale, grande concorrenza e rotazioni profonde nella sua Perth, ancora in lizza per vincere il titolo. Sarr ha risposto presente in uscita dalla panchina, regalando lampi di classe. Il lungo del 2005 non potrà esibire numeri da capogiro come quelli di Wembanyama a Boulogne come biglietto da visita per il Draft 2024, ma gli addetti ai lavori lo hanno costantemente mantenuto tra le possibili prime 3 chiamate, il che sarebbe un successo per tutta la NBL.



- Bobi Klintman (06/03/2003, svedese, Cairns Taipans, ala, 9.7ppg, 4.8rpg, 0.7apg, 0.8stl, 35,7% da tre, 21')
Stagione convincente in un roster, quello di Cairns, pieno di concorrenza e con rotazioni ondivaghe. Comprensibili alti e bassi per l'ex Wake Forest, capace di issarsi 7 volte sopra i 15 punti, così come di sparire talora tra falli e palle perse (1.6 di media). L'entusiasmo, il fisico e il talento non mancano al ragazzo, e la carta d'identità gli sorride.

- Mantas Rubštavičius (06/05/2002, lituano, New Zealand Breakers, guardia-ala, 9.5ppg, 2.1rpg, 1.1apg, 52.5% dal campo, 43.3% da tre, 81.1% liberi, 20')
Inizio in sordina, un po' da oggetto misterioso, tra acciacchi e il fisiologico periodo di adattamento. Poi l'esplosione nella seconda metà di stagione per il tiratore ex Zalgiris e Lietkabelis, 12 volte in doppia cifra nelle ultime 17, da quando ha ottenuto un posto in quintetto.
E, non fosse stato per un match di snelliana memoria da 0 punti, 0 rimbalzi, 0 assist, 0 rubate e 0 stoppate in 18 minuti contro Melbourne alla terzultima, il mancino di Panevėžys avrebbe probabilmente e sorprendentemente chiuso la stagione da top scorer delle Next Stars.

- Ariel Hukporti (12/04/2002, tedesco, Melbourne United, centro, 8.4ppg, 7rpg, 1,5blk, 59,6% dal campo, 18')
28 partite giocate su 28. Se di freddi numeri si deve trattare, questo è il dato più interessante del pivot di origine togolese, al rientro dopo un'intera stagione ai box per un grave infortunio. Hukporti c'è e riscrive tutti i suoi high agendo da backup di Jo Lual-Acuil in una Melbourne da titolo. Il suo 13.1 rappresenta anche il dato più alto in valutazione tra tutte le Next Stars.

- Alex Toohey (05/05/2004, australiano, Sydney Kings, ala, 7.9ppg, 3.9rpg, 0.8apg, 0.5stl, 0.4to, 43.6% dal campo, 24.2% da tre, 21.4')
Già affidabile il 19enne local, capace di ritagliarsi un posto in quintetto e oltre 20 minuti di media in una squadra lunghissima e con un parco ali composto da Valentine, Hogg, Noi, Maluach e Galloway. Un percorso abbastanza costante e lineare quello di Toohey, senza particolari battute d'arresto né voli pindarici, se si eccettua una leggera flessione finale.

RIMANDATI
- Trentyn Flowers (08/03/2005, americano, Adelaide 36ers, guardia-ala, 5.2ppg, 2.9rpg, 42.1% da tre, 13')
Coach Bruton si mette in testa l'idea meravigliosa di affidare la regia dei Sixers all'atletico rookie 18enne, che giocava da swingman in high school. L'esperimento dura lo spazio di qualche amichevole estiva e, da playmaker titolare designato, Flowers retrocede rapidamente a cambio del cambio dell'ala piccola crollando nei mock draft dopo voci di lottery. Il ragazzo si farà: le sole 3 volte in stagione sopra i 20 minuti, produce 23 punti con 5/5 da tre, un 13+9 e un 13+6, ambo le volte con i rimbalzi (gli assist sono 0.4 a partita).

- Rocco Zikarsky (11/07/2006, australiano, Brisbane Bullets, centro, 3.2ppg, 2.1rpg, 1blk, 60% da due, 7')
Logico che a 17 anni fosse una stagione di rodaggio, ma il futuro è di questo ragazzo, che risponde già presente nello spazio concesso. L'esplosione di Tyrell Harrison e la presenza ingombrante di Aron Baynes limitano le occasioni in partita del 7 piedi aussie, che dai due pariruolo assimila parecchio in allenamento tutto l'anno e, da minorenne, non è poco. Arrivederci a settembre con entusiasmo.

- AJ Johnson (01/12/2004, americano, Illawarra Hawks, combo guard, 2.8ppg, 1.3rpg, 0.7apg, 35.5% dal campo, 8')
Era lecito attendersi qualche occasione in più per il prospetto a 5 stelle, ma il roster chilometrico della sua Illawarra non lo aiuta. La cavalcata playoff della seconda metà di stagione restringe le rotazioni e il rookie sfonda quota 10 punti solo una volta in garbage time. Il salto dalla scuola superiore ai pro si sente, ma il ragazzo regala lampi di atletismo e forse la schiacciata dell'anno contro Rocco Zikarsky.