In ricordo di Alphonso Ford

31.10.2016 07:00 di  Emanuele Grignolio   vedi letture
Ford in maglia Scavolini
Ford in maglia Scavolini
Oggi vi voglio parlare di un giocatore pazzesco, che ha calcato i parquet europei tra il 1995 e il 2004. Un giocatore dotato di qualcosa di sovraumano, con un tiro mortifero, un istinto per il canestro eccezionale, un primo passo a dir poco esplosivo ed un atletismo che lo rendevano una vera e propria macchina da canestri. Uno dei giocatori più forti di sempre mai visti nel Vecchio Continente, con un talento nell’uno contro uno da non trovare mai un avversario all’altezza. Solamente un avversario riuscì a sconfiggerlo in questo fondamentale: la leucemia. Diagnosticatagli nel 1997, ma che non gli impedì mai di competere ai massimi livelli, diventando l’idolo incontrastato di tutte le tifoserie delle squadre per le quali ha giocato. Sto parlando del mitico e mai dimenticato Alphonso Ford. Nato nel 1971 a Greenwood, Mississipi. Sin da giovane s’intuisce che la pallacanestro sarà la sua vita e già dal college si notano le sue qualità realizzative. Infatti, nei quattro anni di permanenza alla Mississipi Valley State University, diventa il miglior realizzatore della storia della squadra, primo giocatore a riuscire a mantenere 25 punti di media per tutte e quattro le stagioni al college. Con queste premesse Ford viene scelto al secondo giro del Draft NBA del 1993 dai Philadelphia 76ers, ma l’avventura tra i pro americani non va come sperato. A causa del suo fisico troppo minuto non riesce ad emergere in NBA e, dopo sole 11 partite tra 76ers e Seattle SuperSonics, si trasferisce in CBA. Qui giocò per i Tri-City Chinook, ma evidentemente il suo destino non era in America. Così decise di varcare l’oceano e trasferirsi in Spagna a Huesca, dove mostrò sin da subito le sue doti realizzative piazzandosi in seconda posizione nella classifica dei top-scorer. La stagione successiva si trasferisce in Grecia, al Papagou, dove chiude l’annata con oltre 24 punti di media a partita. Prossima fermata Turchia, al Emlakbank, prima di tornare in Grecia allo Sporting Atene con oltre 22 punti di media. Finalmente la stagione 1999/2000 è quella che fa esplodere la carriera di Ford. Approda al Peristeri Atene, dove può finalmente confrontarsi con i più forti d’Europa in Eurolega, lega della quale diventa subito il capocannoniere con 26 punti di media, con l’high stagionale di 41 nella massima competizione europea contro il Tau. L’anno dopo prosegue la sua scalata passando all’Olympiakos, conquistando la Coppa di Grecia, le Top 16 di Eurolega e la finale del campionato ellenico. Neanche a dirlo, ancora una volta, è il miglior realizzatore della massima competizione europea con quasi 25 punti di media. A causa del ridimensionamento dei budget in Grecia deve lasciare il Pireo, approdando nel 2002 alla Mens Sana Siena. Qui iniziò la sua avventura italiana con una semifinale scudetto e una Final Four di Eurolega in terra toscana, prima di approdare a Pesaro. Qui conquisterà ancora un’altra semifinale scudetto, la finale di Coppa Italia e un posto nell’Eurolega della stagione successiva. La dirigenza marchigiana gli propone un rinnovo di contratto, ma Ford aspetta, facendo pensare che possa avere altre offerte. Invece tutto si risolve con la conseguente firma per la felicità dei tifosi, che a breve verrà smorzata. Il 26 Agosto giunge in sede una lettera scritta e firmata da Alphonso Ford: “Cari amici, sono nella sfortunata posizione di dover annunciare che non sarò in grado di disputare la stagione 2004-2005 con la Scavolini. Purtroppo le mie condizioni di salute non mi consentono più, a questo punto, di competere come un atleta professionista. In questo momento sono veramente grato a tutti voi e a tutti gli allenatori, compagni di squadra, tifosi, arbitri e dirigenti che, nel corso di tutti questi anni, mi hanno dato l’opportunità di competere nello sport che ho amato di più. Per quanto riguarda il mio club, la Scavolini Pesaro voglio di cuore ringraziare ogni persona dell’organizzazione, i miei compagni di squadra, i miei allenatori e i nostri grandi tifosi. Voglio che ognuno di voi continui ad avere fede. Siate forti e combattete duro. Il mio cuore sarà sempre con tutti voi. Con Rispetto”. Il 4 Settembre 2004, tre settimane più tardi, Ford ci lasciò in un Ospedale di Memphis. L’avversario che lui temeva di più l’aveva sconfitto dopo un’estenuante lotta. “Fonzie”, così lo chiamavano i tifosi pesaresi, si era arreso con onore, lottando per ben sette anni con quel mostro dentro. Meritatamente il premio di miglior realizzatore dell’Eurolega gli venne intitolato. Oggi, in onore di quello che sarebbe stato il tuo 45° compleanno, ti vogliamo ricordare lassù, o ovunque tu sia, a far sentire a tutti il rumore più bello del mondo: “Ciuf”. Thanks for the memories Alphonso…