Gianmarco Pozzecco: «Manca una visione comune. Si tende a guardare il proprio orticello»
Il CT dell'Italbasket Gianmarco Pozzecco ha parlato a Il Piccolo circa la necessità di avere una visione comune per poter crescere. "La Federazione ha sicuramente un peso e una responsabilità importante e, credo di non dire nulla di nuovo, secondo me la strada della continuità può essere quella giusta per garantire il necessario equilibrio [il 21 dicembre le elezioni FIP ndr,]. Detto questo penso ci sia un attimo da sfatare questo mito legato al ruolo della FIP che è centrale ma non può sostituirsi al lavoro della Lega e delle società. So che mettere d'accordo tutti non è facile e conciliare le esigenze di realtà molto diverse è complicato ma il lavoro fatto e in generale quello che si sta facendo sta andando in quella direzione. In questo senso possiamo guardare all'esempio della Nba", dice a Il Piccolo e approfondisce:
"La Nba decide indipendentemente dalla volontà delle società cercando di imporre regole per perseguire l'interesse comune. Mondi e realtà diverse ma un esempio che potrebbe essere seguito. In Italia, però, trovare una sintesi tra l'interesse delle grandi società e quelli di realtà più piccole è certamente complicato. Servirebbe una visione comune che oggi manca perchè a volte si tende a guardare esclusivamente il proprio orticello. Da ct della nazionale l'unica cosa che posso sottolineare è l'importanza di allargare il bacino di utenza e per far si che questo avvenga c'è bisogno di far giocare i nostri giocatori. È più facile che a Trieste, per capirci, un bambino abbia il desiderio di emulare le gesta di Michele Ruzzier piuttosto che di un giocatore straniero. Poi però, e torniamo al discorso di prima, ogni società ha le sue esigenze e far giocare gli italiani oppure dare spazio ai giovani non è magari".