FIP - Protesta da Como: "Ok eliminare alcune tasse, ma non basta"

Sono piuttosto tiepide le società comasche dopo l'intervento tampone varato dalla Federbasket, secondo quanto scrive Simone Clerici su La Provincia.
Clerici dà voce a Piero Meroni de Il Gigante Inverigo: "Se ci sono meno costi è un fatto positivo, nessuno lo mette in dubbio. Però restano comunque per le società tante spese di gestione. E io vedo di più queste problematiche. Confesso che un po' di angoscia ce l'ho. Innanzitutto bisognerà vedere quando e come si riuscirà a ripartire. Se metteranno degli obblighi sanitari. Come il Comune si regolerà con la palestra, che è utilizzata anche dalla scuola. Poi gli sponsor: abbiamo tante piccole attività che ci danno una mano e vedremo cosa potranno fare. Insomma, ci sono tante incognite. Quest'anno dalla Promozione al minibasket avevamo 130 atleti: ci teniamo a proseguire."
Giovanni Sironi di Cabiate: "La Fip si è mossa per tempo, venendoci incontro sui costi. Ma quello che ha stanziato è il 10% di quello che paghiamo. ciò che incide di più infatti sono le tasse gara, soprattutto per chi fa i campionati senior: e per ora non sono previsti sconti. Tante società come noi saranno in difficoltà economiche, e i pochi sponsor che abbiamo faranno fatica. Però lo sforzo per restare in D lo faremo, contando sui giocatori nostri."
Raul Guffanti dell'Indipendente Appiano Gentile: "Quello della Fip è un primo passo, ed è meglio che niente. Però bisogna abbassare le tasse gara: temo infatti che parecchie squadre dalla C Gold alla D scenderanno di categoria. Noi abbiamo anche i Nas di 78 giocatori non nostri. Il problema è vedere se l'anno prossimo ci saranno ancora gli sponsor attuali. Ne abbiamo due grossi, che coprono almeno metà del bilancio: se uno dei due si tira indietro, non nascondo che potremmo avere delle difficoltà. Di sicuro non rinunceremo alla D, ma la C Silver dipende dagli sponsor."