Serie B - Per l’Allianz Pazienza prova da giganti contro la capolista Roseto

Solo una missione: vincere. Nessun calcolo, nessuna formula, solo il bisogno impellente di tornare al successo. L’Allianz Pazienza Cestistica San Severo s’impone in casa, contro la prima della classe, la Liofilchem Roseto con il punteggio di 93-85, interrompendo la serie negativa di sconfitte consecutive. Un digiuno lungo, doloroso, che però non ha mai spento la determinazione della squadra ed il risultato finale certifica una squadra sempre pronta a lottare, con il coltello tra i denti, sapendo di affrontare un roster che viaggia fuori ogni logica. Un traguardo che si costruisce passo dopo passo, difesa dopo difesa, come dimostra l’atteggiamento dei Neri, che non si lasciano intimorire dal blasone abruzzese e dominano il gioco dal primo all’ultimo minuto, pur riconoscendo – comprensibilmente – la qualità delle offensive ospiti. Lo fanno da roster vero, unita, compatta, capace di esaltarsi con i protagonisti principali – Gherardini, Igbanugo, Cane e Mobio – ma anche di trovare risorse preziose in chi contribuisce con meno punti, ma ugualmente decisivi: Moffa con 9, Pellicano con 7, Petrushevski, Bugatti e Bandini con 5, Abati Touré con 4. Numeri che, alla fine, pesano. E poi c’è il ‘sesto uomo’: il pubblico del “Falcone e Borsellino”, pronto a spingere con il cuore e con la voce, i propri ragazzi, verso un'impresa fondatamente per la stagione.
Il ritorno al successo non solo riporta punti preziosi in classifica, ma libera la squadra dall’aria pesante che poteva anche solo aleggiare. Tuttavia, è il momento di spingere: serve ancora sudore e sacrificio per arrivare fino in fondo. Ora, più che mai, l’unica direzione possibile è andare forte, senza voltarsi indietro. Questa sera c’era un solo obiettivo: battere la capolista, contro tutto e tutti. È una domenica… bella. Avanti così, Allianz Pazienza. Così!
L'INIZIO DEL MATCH – Pellicano, Mobio, Igbanugo, Abati Toure e Cane scendono in quintetto per San Severo mentre la Liofilchem parte con Durante, Guaiana, Aukstikalnis, Sacchetti e Dellosto. 3/3 dalla lunetta per Ivan Mobio, poi un elegante no look di Sacchetti per Dellosto, seguito da una tripla dello stesso numero 41 in maglia biancazzurra. 2/2 dalla linea della carità per Carlo Cane e altri quattro punti consecutivi del pivot giallonero, ai quali si aggiunge un eccellente gioco da due di Igbanugo: è un avvio coinvolgente, tra la capolista e un’Allianz Pazienza determinata a mantenere la categoria. I padroni di casa, fin dai primissimi possessi, mettono in mostra tutta la voglia di competere ad armi pari, anche contro una formazione che sembra non conoscere rivali. L’incoraggiante 11-7 dopo appena quattro minuti è la prima prova tangibile di questo atteggiamento. È un avvio intenso anche sul piano fisico: Pellicano e Sacchetti si ritrovano già con due falli a testa, segnale che nessuna delle due squadre intende risparmiarsi. La Cestistica alterna momenti di difesa granitica — con due possessi avversari chiusi allo scadere dei 24’’ — a qualche sbavatura che consente a Roseto di trovare punti semplici. E se non sono semplici, lo diventano grazie alla qualità tecnica dei singoli, come la tripla di Pastore che vale il -2. Ma la reazione è immediata: risponde Igbanugo con una giocata di grande carattere, e a seguire una splendida azione di Mobio chiude il parziale. I primi 10 minuti sono di ottima fattura per San Severo: determinazione, concentrazione e l’attitudine giusta per un match tanto delicato quanto affascinante contro la capolista. Il primo quarto, infatti, sorride ai dauni, sempre avanti nel punteggio: 35-26. Petrushevski protegge il possesso e serve un pallone d’oro a Matteo Gherardini, che sotto canestro non perdona e sigla il 37-28. Nell’azione successiva è ancora il capitano giallonero a salire in cattedra con la sua tripla personale, immediatamente imitato da Durante, seguito dal tap-in di Bugatti e dalla tripla di Donadoni: Roseto risponde con tutto il proprio arsenale, dimostrando forza e profondità. Ma San Severo non si lascia intimidire. Il canestro di pura energia di Gherardini e l’incredibile recupero di Bandini — che però, dopo, commette il suo terzo fallo personale — evidenziano il carattere di un’Allianz Pazienza che non teme nessuno; i ragazzi di coach Bernardi mostrano coraggio e determinazione nel rispondere colpo su colpo all’intensità degli uomini di coach Nando Francani. Al Palas si respira un’atmosfera vibrante: il pubblico di casa apprezza la grinta dei propri beniamini, mentre i tifosi abruzzesi non smettono un attimo di incitare Roseto. A metà secondo quarto, gli ospiti provano a riavvicinarsi, ma due triple di un Moffa letteralmente onfire ricacciano indietro ogni entusiasmo biancazzurro. Il commento è semplice: fosse un’altra squadra, avrebbe già ceduto sotto i colpi gialloneri, dopo quasi venti minuti di intensità feroce. Sul 52-43, Moffa, protagonista del quarto, è costretto a uscire per un problema alla caviglia, e la Liofilchem prova ad approfittarne. Gli ospiti colpiscono con regolarità, come dimostra la tripla siderale di Aukstikalnis, che accorcia fino al -5. Coach Bernardi chiama timeout. Al rientro, Mobio stoppa Donadoni, lanciato in contropiede, e Igbanugo, in perfetto stile americano, concretizza dall’altra parte del campo. Un secondo quarto giocato ad altissimo livello. Ma la partita è tutt’altro che finita. Anzi: 59-53. è ancora lunga. Lunghissima.
LA RIPRESA – Due minuti di stasi aprono il terzo periodo, con errori da ambo le formazioni che rallentano ritmo e punteggio. Il gioco fatica a decollare, ma poi ci pensa la ‘sentenza’ Aukstikalnis a rompere gli indugi, firmando il -3 che riaccende le speranze di Roseto. La risposta giallonera, però, è immediata e vigorosa: Gherardini schiaccia, Durante capitalizza, poi ancora Gherardinie infine Bugatti confezionano un parziale che vale il 65-58 e obbliga coach Francani al timeout. La Cestistica San Severo continua a interpretare la gara con piena consapevolezza della posta in palio; sa chi ha di fronte, ma soprattutto sa chi vuole essere. E quando l'obiettivo è importante, nella mente non può esserci spazio per altro se non la vittoria. Igbanugo si esibisce in un passaggio dietro la schiena che libera Pellicano, glaciale nel depositare altri due punti fondamentali. Il tabellone recita 67-58, e il margine resta pressoché invariato: l’Allianz Pazienza segna con continuità, affidandosi alle mani di Abati Touré, Petrushevski e alla tripla chirurgica di Pellicano. Ed è un altro aspetto fondamentale in questi match ossia trovare gli uomini giusti, al momento giusto, che si rendono protagonisti sia in attacco ma anche (e forse soprattutto) nell’attitudine aggressiva in difesa. Roseto, però, non si arrende; i biancazzurri restano agganciati al match, non vogliono cedere il palcoscenico. La salita è ancora lunga e faticosa, ma la strada che porta all’ultimo quarto ha ancora le tinte giallonere: 75-68 (nonostante l’1/3 dalla carità di Mobio a 7’’ dalla fine). Donadoni si affida alla tabella per riportare Roseto a -5 in un quarto cruciale, dove ogni dettaglio conta, dove ogni punto diventa oro e ogni difesa va curata con precisione chirurgica. Perché lì, sul perimetro come sotto canestro, abitano giocatori di categoria superiore – basti pensare all’ennesima tripla di Aukstikalnis – e per affrontarli serve qualcosa in più: grinta, lucidità, fame. E la fame, San Severo non la perde mai. Nemmeno nei momenti più complessi, quando il pressing si fa asfissiante, quando le energie scarseggiano, quando arriva la tegola dell’infortunio alla caviglia di Moffa. I Neri tengono botta anche contro quei ‘mostri’ che a volte tornano dalla memoria, soprattutto quando ogni sforzo pare vano, soffocato dai colpi avversari. Il cronometro scorre, ma l’equilibrio non si spezza: botta e risposta continuo tra le due squadre, attacchi e difese che si alternano con intensità feroce. Il punteggio resta in bilico, appeso a un filo sottilissimo che, almeno a tre minuti dalla fine, regge saldamente nelle mani dell’Allianz Pazienza. Sono questi i momenti in cui serve la testa, lo insegnano le recenti sconfitte: serve concentrazione, ma soprattutto freddezza. Mobio si presenta in lunetta sull’86-81 e non sbaglia. Il Palasport esplode, si trasforma in una bolgia, e quando Roseto chiama timeout per preparare gli ultimi possessi, San Severo si carica proprio grazie a quei decibel infuocati. La spinta del pubblico diventa carburante: l’Allianz affonda l’accelerazione finale. E anche se Pastore prova a tenere viva la sfida, la tripla di Bandini – pesantissima – spegne le speranze abruzzesi. Il resto lo fa il collettivo giallonero, perfetto per dedizione e organizzazione. L’Allianz Pazienza torna a vincere. E lo fa nel modo più dolce: 93-85.
IN PROGRAMMA – A due giornate dal termine della prima fase, si avvicina il momento decisivo della stagione. Domenica 13 aprile, alle ore 18.00, l’Allianz Pazienza San Severo scende in campo sul parquet del PalaPania per affrontare l’Umana San Giobbe Chiusi. Una sfida, manco a dirlo, complicatissima.