Serie B - Nota della Virtus Imola su dichiarazioni rilasciate da Marco Regazzi

Serie B - Nota della Virtus Imola su dichiarazioni rilasciate da Marco Regazzi

La società Neupharma Virtus Imola ritiene opportuno fare delle precisazioni in merito all'intervista rilasciata dal coach Marco Regazzi ad un giornale locale nei giorni scorsi. Di seguito i punti riportati nell'articolo che non rispondono alla verità dei fatti accaduti:
All'affermazione di Regazzi: "Nel luglio 2023 mi è stato fatto un contratto di un anno quando invece si fanno sempre dei biennali", la Virtus precisa che non è assolutamente obbligatorio offrire dei contratti biennali (e lo testimonia la firma dello stesso Regazzi con Desio per pochi mesi...) e soprattutto bisogna puntualizzare che il coach aveva due anni di contratto già concordati per le stagioni 2022/2023 e 2023/2024, ma al termine del primo anno ha preteso di rivedere tale accordo biennale già stipulato chiedendo un aumento salariale. Questa richiesta del coach, non spettante, è stata comunque accolta dalla Società.

All'affermazione di Regazzi: "In più sono stati scelti giocatori che non erano fra le mie preferenze per motivi tecnici, non certo personali", la Virtus precisa che tutti i giocatori sono sempre stati scelti e avallati su proposta del coach e del direttore sportivo Carlo Marchi. Nella società Virtus Imola i coach e lo staff tecnico, insieme al direttore sportivo, sono sempre stati gli unici deputati in maniera autonoma a costruire il roster per il campionato.
All'affermazione di Regazzi: "Morina, uno dei giocatori che scelsi io", la Virtus precisa che il proprio tesserato Richard Morina è stato visionato per diverso tempo, segnalato e proposto da Mauro Zappi. Dopo un'attenta visione di video, confrontandosi anche col ds Carlo Marchi, è stato scelto per far parte della nostra rosa.

All'affermazione di Regazzi, riguardanti il suo esonero: "Ritengo di aver subito un torto personale, una cattiveria gratuita da un certo punto di vista: una serie di persone hanno convinto qualcuno a mandarmi via", la Virtus precisa che l'esonero del coach è stato deciso visti i deludenti risultati ottenuti dopo undici partite di quella stagione, con sole quattro vittorie e sette sconfitte. Inoltre la Società era a conoscenza del fatto che tre giocatori avevano dato l'incarico ai propri procuratori di cercare una nuova squadra in cui trasferirsi e il motivo era il loro non gradimento nella gestione da parte dell'allenatore. La scelta di cambiare guida sulla panchina si è poi dimostrata azzeccata, dato che nelle successive undici giornate sono arrivate sei vittorie e cinque ko.

La società si è sentita in dovere di puntualizzare queste nel rispetto della verità di cronaca, ma soprattutto perché è stata messa in discussione la professionalità, le competenze e il lavoro fatto dalla Virtus Imola in questi anni.
Auguriamo al coach Marco Regazzi - che è stato e tutt'oggi rimane un simbolo importante nella storia della nostra Società - i migliori auspici per la sua carriera sportiva, sperando però non venga mai più utilizzata la Virtus Imola come strumento di rivendicazioni personali o riabilitazione professionale di cui coach Rega non ha bisogno.