Serie B - Basket Ravenna: coach Gabrielli alla vigilia della sfida con Rieti

Serie B - Basket Ravenna: coach Gabrielli alla vigilia della sfida con Rieti

A poco più di ventiquattro ore dalla sfida con la NPC Rieti (palla a due alle ore 18:00 di domenica 3 novembre), il coach dell'OraSì Ravenna Gabrielli ha presentato i motivi tecnici di interesse dell'incontro. 
Su cosa si è concentrato il lavoro della squadra in questa settimana?
Non è stata una settimana particolarmente differente dalle altre. È stata ottima dal punto di vista dell'intensità, anche se possiamo sempre fare meglio, sia come squadra che in termini di lavoro dei singoli. Però posso ritenermi abbastanza soddisfatto.

Rieti sta affrontando grandi cambiamenti, tra cui l'inserimento di Thomas ed il nuovo coach: questo rende la sfida di domenica più difficile da preparare e meno prevedibile?
Rieti è una squadra che ha investito molto, soprattutto su giocatori esperti. Ha inserito prima Meluzzi e poi Thomas, due profili di categoria anche superiore. La squadra ha un ottimo gioco sia dentro che fuori dalla area, caratterizzato da molti isolamenti. È un team difficile da analizzare, che, con l'arrivo di Paternoster, coach che conosco, sicuramente avrà cambiato qualcosa per quanto riguarda il loro tipo di gioco. Per questo motivo, dovremo prepararci pensando in particolare alle loro caratteristiche individuali, più che alle situazioni di gioco a cinque. Abbiamo preparato il match pensando principalmente a migliorare il nostro rendimento durante la partita, perché da quello scaturiscono i presupposti per una buona prestazione.

Rieti è una delle squadre che segna di più nel girone (dietro solo a Roseto, Ruvo e Gema Montecatini), come si limitano le loro qualità offensive?
Le loro qualità sono evidenti, avendo almeno cinque o sei giocatori capaci di diventare il principale terminale offensivo durante la partita. Ci aspetta un match molto impegnativo, anche perché Rieti ha delle caratteristiche completamente differenti rispetto a Caserta. I loro esterni tendono ad attaccare molto di più l'area, affidandosi meno al tiro da tre punti. I loro interni, invece, sono giocatori più perimetrali rispetto a quelli di Caserta.