NBL, Playoff al via: tutto sulla stagione e i nomi caldi per il mercato europeo
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(di Davide Colotti). Cala il sipario su un'altra appassionante stagione regolare nel campionato australiano. Una stagione da record, soprattutto dal punto di vista delle statistiche individuali. Medie punti e singole prestazioni come non se ne vedevano da anni, e che fanno da antipasto a playoff più che mai incerti, tra cadute inattese e outsider in ascesa.
Innanzitutto una notizia: i Tasmania JackJumpers cedono subito la corona. I campioni d'Australia in carica mancano per la prima volta nella loro breve storia la qualificazione alla post season, al via martedì 11 febbraio con il primo match dei play-in tra Perth Wildcats (terzi) e South East Melbourne Phoenix (quarti). Chi vince incrocerà in semifinale i Melbourne United (secondi), chi perde sfiderà chi la spunta tra Sydney Kings (quinti) e Adelaide 36ers (sesti). In palio l'ultimo ticket per la top 4, contro gli Illawarra Hawks, vincitori della regular season per la prima volta dalla fondazione del club e della lega (1979).
È stata, quest'anno più che mai, la stagione di Bryce Cotton (Perth Wildcats), MVP per la quinta volta a oltre 28 punti di media, ma anche quella di Justin Tatum, carismatico Coach of the Year di Illawarra, che, a queste latitudini, è ormai qualcosa in più che semplicemente il papà di Jayson. L'esordio nella lega di Kendric Davis è stato a dir poco travolgente, e anche Montrezl Harrell, suo compagno negli Adelaide 36ers, ha scritto pagine memorabili.
Il termine della regular season NBL coincide anche con una rapida e massiccia immissione sul mercato di numerosi talenti australiani e internazionali. 4 squadre (Tasmania, Brisbane, New Zealand e Cairns) non hanno superato il taglio e hanno già liberato i loro giocatori e, nel corso dell'imminente finestra FIBA, il numero dei free agent aumenterà progressivamente a seguito delle eliminazioni ai play-in e ai playoff.
E allora, squadra per squadra, è il momento dei bilanci di fine stagione e del punto sul mercato: cosa ricorderemo di questa stagione? Quali sono i nomi più caldi in uscita dalla NBL? Chi si è già trasferito altrove?
ADELAIDE 36ERS (6° posto)
- I top player: Kendric Davis, Montrezl Harrell
- Le occasioni: Isaac Humphries
Bottega cara, quella del Sud Australia. La point guard Kendric Davis (25,6 ppg, 4,0 rpg, 8,0 apg) ha avuto un impatto a dir poco devastante alla sua prima esperienza lontano dagli States. Il futuro sorride a questo rapidissimo e tecnicissimo direttore d'orchestra di 179 cm. Starà a lui scegliere se costruirsi una carriera europea di alto livello, tentare le sue carte NBA o cercare fortuna in Cina o Giappone. TJ Shorts ha recentemente ricordato che la stazza non è tutto e, se si può trovare un punto debole a un fenomeno sceso solo una volta sotto i 20 punti e mai sotto i 6 assist negli ultimi 2 mesi, si potrebbe citare un innamoramento talvolta eccessivo per il foglio delle statistiche. Il secondo tenore dei Sixers non può che essere il tanto chiacchierato Montrezl Harrell (20,7 ppg, 9,2 rpg), che non ha mai nascosto il suo obiettivo: tornare in NBA. Sirene europee e portoricane hanno più volte cercato di incantare 'Trez', autentico showman che ha catalizzato su di sé l'attenzione del pubblico australiano, tra momenti di dominio, provocazioni e giocate spettacolari. Se una squadra che dispone di due talenti del genere, più lo scorer Dejan Vasiljevic (18,1 ppg, 4,2 rpg), agguanta tra mille stenti il sesto e ultimo ticket per la post season in una lega a 10 squadre, qualcosa nell'alchimia di gruppo è evidentemente mancata, e gli altisonanti numeri individuali non sempre hanno giovato al team. Evitare Jarell Martin (8,1ppg, 4,1rpg). È stato materiale da Eurolega, ma il suo 2024/25 è finora una lunga lista di acciacchi e di prestazioni influenzate da uno stato di forma distante chilometri dall'ottimale.
L'occasione potrebbe essere Isaac Humphries (12,2 ppg, 5,8 rpg), limitato nel minutaggio e nelle scelte offensive in un roster di solisti. Il centrone intimidatore d'area, se ben innescato, è capace di produrre prestazioni da oltre 20 punti e 10 rimbalzi, conditi da varie stoppate.
BRISBANE BULLETS (8° posto)
- I top player: Casey Prather, Tyrell Harrison
- Le occasioni: Josh Bannan, Keandre Cook
Stagione convincente per i Bullets, fermati sul più bello da un'inverosimile scia di infortuni. La qualificazione per la post season sarebbe stata tanto miracolosa, viste le premesse estive, quanto meritata. L'uomo copertina è senza dubbio Casey Prather (21,3 ppg, 6,3 rpg). Una seconda giovinezza per il 33enne tri-campione NBL, bersagliato dagli infortuni nel corso della sua carriera al punto da aver giocato la miseria di 54 partite in totale negli ultimi 7 anni. I numeri del suo 2024/25, già di per sé sontuosi, non rendono totale giustizia a questo 3-4 dalla mano di velluto, che aveva iniziato la stagione in panchina e a minutaggio limitato, e che sarà eventualmente disponibile sul mercato solo nei prossimi mesi, avendo firmato un'estensione con Brisbane per il 2025/26. Pesaro ci aveva visto lungo 12 mesi fa se, come si disse, cercò l'ingaggio di Tyrell Harrison (14,3 ppg, 9,7 rpg). Ma il centrone neozelandese, Most Improved Player of the Year, ha già la valigia in mano, destinazione Indios de Mayagüez, Portorico. Frenato da più di un acciacco, Josh Bannan (13,2 ppg, 8,6 rpg) è il classico giocatore che vale più dei suoi numeri, peraltro più che buoni. Energia, sostanza, intelligenza cestistica e un finale di stagione in crescendo fanno di quest'ala-centro un elemento da tenere d'occhio. Se sano dopo lo stop che gli ha fatto chiudere l'annata australiana in anticipo, la scoring point guard USA James Batemon (15,5 ppg) è in grado di accendersi con partite da 51 punti, ma non chiamatelo Mister Continuità. Infine, ha sorpreso positivamente la guardia Keandre Cook (16,7 ppg, 4,0 rbg, 2,9 apg). Professionista del furto con destrezza, guida la classifica delle palle rubate, con 1,7 a gara.
CAIRNS TAIPANS (10° posto)
- I top player: Taran Armstrong, Sam Waardenburg
- Le occasioni: Pedro Bradshaw, Tanner Groves
È stata un'altra stagione di sofferenze per la cenerentola del campionato. Tra infortuni a catena e un roster qualitativamente inferiore alla concorrenza, hanno finalmente brillato le stelle del giovane floor general Taran Armstrong (17,1 ppg, 4,6 rpg, 4,7 apg) e dell'ala-centro Sam Waardenburg (14,5 ppg, 6,4 rpg, 3,4 apg). Il playmaker originario della Tasmania ha incrementato di 8 minuti e ben 10 punti le sue medie rispetto alla stagione rookie, con l'acuto di una tripla doppia da 28+10+10, l'unica in tutta la NBL 2024/25, all'ultima gara casalinga. Sta cercando di convincere gli scout NBA, ma attenzione ai problemi cronici alle caviglie: se non è stato incoronato Most Improved Player è solo per mancata eleggibilità causa assenze. Il big man neozelandese è esploso in tutta la sua versatilità e intelligenza cestistica (basti menzionare una sfiorata tripla doppia da 24+9+9) cancellando un 2023/24 di involuzione, ma ha già scelto di concludere la sua stagione a Portorico. È già partito, per la Cina, anche lo scorer Rob Edwards (19,8 ppg), e non resta che mettere gli occhi sugli altri due import USA: lo swingman tuttofare Pedro Bradshaw (10,7 ppg, 5,7 rpg) ha chiuso in crescendo una stagione resa complicata da infortuni e da un periodo di adattamento al gioco "overseas"; l'irsuto lungo Tanner Groves (13,5 ppg, 5,7 rpg) ha dimostrato di essere il temerario lottatore che ogni allenatore vorrebbe con sé, e spopolano le sue foto con turbanti e turanaso sanguinolenti dopo aver dato e subito colpi di roncola sotto le plance.
ILLAWARRA HAWKS (1° posto)
- I top player: Trey Kell, Samson Froling
- Le occasioni: William Hickey, Darius Days
Ci vorrà pazienza prima di poter mettere mano sui talenti degli Hawks, sorprendenti quanto meritati vincitori della regular season sotto la guida di coach Justin Tatum. Il gioco corale e il roster lunghissimo non mettono in luce solisti con cifre da capogiro, ma il talento è diffuso e, come si pesca, si pesca bene. Le stelle del backcourt sono volti noti al pubblico italiano ed europeo: Trey Kell (17,8 ppg, 4,2 rpg, 4,1 apg) e Tyler Harvey (17,9 ppg). Il totem sotto le plance è Sam Froling (14,6 ppg, 7,3 rpg), pezzo pregiato della futura free agency autoctona. Tanti i role player che potrebbero avere un ruolo da protagonisti altrove, a partire dall'energica point guard William Hickey (8,9 ppg, 4,6 rpg, 3,8 apg, che però è già promesso sposo degli Auckland Tuatara nella NBL neozelandese), passando per la talentuosa ala americana Darius Days (11,4 ppg, 6,6 rpg, limitato dall'adattamento al metro arbitrale oceaniano), il giovane big man Lachlan Olbrich (8,7 ppg, 3,8 rpg, MVP dello scorso campionato neozelandese nonché in odore di Draft), e l'arcigno difensore Wani Swaka Lo Buluk (7,8 ppg), capace di limitare Bryce Cotton a una partita da 13 punti quando veniva da una media di 48 nei quattro incontri precedenti.
MELBOURNE UNITED (2° posto)
- I top player: Jack White
- Le occasioni: Shea Ili
Raramente Melbourne non compete per il titolo, e anche quest'anno si dovrà aspettare qualche settimana di playoff prima di poter ingaggiare i talenti di casa United. Difficile immaginare una off season europea per i preziosissimi veterani Matthew Dellavedova (10,9 ppg, 7,1 apg) e Chris Goulding (18,4 ppg, due volte sopra i 40 punti), che invecchiano come il buon vino. Chi potrebbe fare gola è il campione NBA Jack White (13,8 ppg, 9,4 rpg): l'atletico power forward australiano si è messo alle spalle gli infortuni e potrebbe spiccare il volo. Intensità e regia: il playmaker neozelandese Shea Ili (11,5 ppg, 4,7 apg), due volte di fila difensore dell'anno, ha raggiunto la piena maturazione ed è sempre più prezioso di quanto non dicano i numeri. Per chi è in cerca di americani di complemento, pronti all'uso e senza ambizioni da primedonne, i due piccoli segreti di casa United sono la guardia campione NBA e NBL Ian Clark (12,7 ppg) e la vecchia conoscenza italiana Marcus Lee (6,7 ppg, 5,5 rpg), totem da quasi 2 stoppate a gara.
NEW ZEALAND BREAKERS (9° posto)
- I top player: Parker Jackson-Cartwright
- Le occasioni: Karim Lopez
Il crocevia della stagione è stato il discusso addio a Freddie Gillespie, destinazione Milano, messo alla porta per fare spazio a Tacko Fall. Da allora i Kiwi, che avevano anche annusato la vetta della classifica con un 7/3 iniziale, si sono sbriciolati chiudendo penultimi, a fronte di 3 misere vittorie nelle ultime 19 gare. Perso molto presto il treno playoff, diversi fra gli uomini di punta di coach Koponen si sono già accasati altrove. Parker Jackson-Cartwright (18,9 ppg, 6,7 apg) è già in Lituania, sponda Rytas Vilnius, dopo aver salutato la NBL con un infortunio e 5 partite di squalifica. Fumantino anche Matt Mooney (16,3 ppg, 4,4 apg), spesso nervoso con gli arbitri e panchinato nell'ultima gara dopo uno screzio con Koponen, ma la stagione dell'ex Trento, chiusa in crescendo a oltre 20 punti di media nelle ultime 11, resta più che positiva, e proseguirà a Portorico con i Piratas de Quebradillas, dove incrocerà, sponda Atléticos de San Germán, il terzo tenore dei Breakers, il giovane big man Sam Mennenga (11,9 ppg, 5,4 rpg), che ha alternato presenze ectoplasmatiche a serate di dominio. La spesa portoricana in Nuova Zelanda continua con Jonah Bolden (6 ppg, 5,8 rpg), di ritorno ai Capitanes de Arecibo. Non resta granché da attingere alla bottega Breakers. I quasi 2,30 cm di Tacko Fall (11,4 ppg, 6,6 rpg) sono per cuori forti, soprattutto in virtù del ruolino di squadra dopo il suo arrivo. È ancora minorenne e fa gola in NBA: difficile (ma non impossibile) che la Next Star messicana Karim Lopez (9,6 ppg, 4,7 rpg), si sposti in off season.
PERTH WILDCATS (3° posto)
- I top player: Bryce Cotton
- Le occasioni: Dylan Windler, Kristian Doolittle, Keanu Pinder
Re d'Australia, sovrano della NBL: a queste latitudini, Bryce Cotton (28,6 ppg, 4,6 apg) è qualcosa di irripetibile. A 32 anni, l'ex Germani Brescia ha riscritto ogni record personale e della lega, registrando 6 partite sopra i 40 punti, inclusa una da 59. Eurolega, NBA, ricchi mercati asiatici: presto scopriremo dove proseguirà la stagione del più grande import della storia della NBL. Tornerà in autunno per il 10° anno? C'è qualche dubbio, ma a Perth preparano l'ingaggio milionario.
Da un recordman a un altro: la guardia-ala Dylan Windler (11,8 ppg, 6,3 rpg) detiene la massima cifra di rimbalzi in una singola gara di G League, 33. Alla sua prima esperienza overseas, l'ex Cavs è l'unico giocatore del campionato a poter vantare almeno un assist, una rubata e una stoppata di media. Di grande utilità e sostanza anche il terzo import Kristian Doolittle (14,0 ppg, 7,4 rpg), capace di ergersi a top scorer, miglior rimbalzista o assistman di punta della squadra al bisogno, e qui sta la furbizia dei deca-campioni, finalmente capaci di allestire un roster funzionale e in grado di proteggere difensivamente Cotton. In barba ai più che buoni numeri, l'ala-centro aborigena Keanu Pinder (15,1 ppg, 6,3 rpg) non ha né un ruolo né un minutaggio da star nello scacchiere di coach John Rillie, e ha già dimostrato in passato di saper dire la sua in Liga spagnola. Infine, tra i giovani, cresce bene il tuttofare ventenne Ben Henshall (9,8 ppg, 3,1 rpg): segna, la passa, va forte a rimbalzo, stoppa, ruba.
SEM PHOENIX (4° posto)
- I top player: Matt Hurt
- Le occasioni: Joe Wieskamp
Subentrato a stagione in corso, il coach americano Josh King ha rigirato come un calzino la seconda squadra di Melbourne, sino ad allora un depresso colabrodo. La Fenice arriva ai play-in con il vento in poppa, ma ha perso per infortunio il direttore d'orchestra Derrick Walton Jr. (11,8 ppg, 4,8 apg), sbiadita copia dell'MVP che fu con Sydney, a causa di noie ai polpacci. Sontuosa la prima stagione lontano dagli States per Matt Hurt (20,1 ppg, 7,4 rpg), lungo tiratore dalla mano di velluto, che ha traslato quasi con il ciclostile le sue medie in G League senza patire il minimo problema. Adattamento non semplice invece per il combo-forward 3&D Joe Wieskamp (10,9 ppg, 4,9 rpg), ma un finale di stagione in crescendo rossiniano lo candida a miglior presa dal sottobosco: 9,1 punti e 4,4 rimbalzi con il 23% da tre nelle prime 17 partite; 13,7 punti, 5,6 rimbalzi, 1,4 stoppate e il 41% da tre nelle successive 11.
SYDNEY KINGS (5° posto)
- I top player: Jaylen Adams, Xavier Cooks
- Le occasioni: Kouat Noi, Cameron Oliver, Bul Kuol
È stata la regina del mercato estivo. Sarebbe ingeneroso definirla squadra di figurine, ma l'alchimia è mancata e i Kings si ritrovano ai play-in, fuori dalle prime 4. Sarà difficile bussare alla porta di Xavier Cooks (15,4 ppg, 8,8 rpg), che ha in tasca il contratto più ricco della storia della NBL. Meno punti, ma più rimbalzi e assist: la stagione di Jaylen Adams (18,0 ppg, 4,0 rpg, 6,1 apg) è stata più solida della precedente, ma occhio al suo mal di schiena. Tante le individualità di contorno che potrebbero brillare altrove: su tutti l'ala sud-sudanese Kouat Noi, sesto uomo dell'anno, caldo come una stufa a quasi 15 punti di media in 20 minuti. Le incomprensioni sono così strane, sarebbe meglio evitarle sempre: così cantavano i Tiromancino, ma chi non le ha evitate sono coach Brian Goorjian e il lungo Cameron Oliver (12,1 ppg, 7,0 rpg), che potrebbe esplodere altrove con un ruolo più focale. Ha fatto brillare gli occhi a molti la Next Star ventenne Alex Toohey (10,6 ppg, 4,0 rpg), ala che ha scalato i più recenti mock draft a suon di prestazioni totali sui due lati del campo combinate a un grande atletismo, e quindi perché mai rischiare di compromettere la salute prima di una possibile chiamata in NBA? Chi potrebbe voler riscattare altrove un'annata di sole ombre è invece Bul Kuol (5,8 ppg, 2,5 rpg), specialista difensivo sud-sudanese già visto in Europa e apprezzato alle ultime Olimpiadi.
TASMANIA JACKJUMPERS (7° posto)
- I top player: Jordon Crawford
- Le occasioni: Majok Deng
Sarebbe una banalizzazione dire che Tasmania fallisce una volta diventata "grande" dopo aver incantato tre anni di seguito quando non se lo aspettava nessuno. Dopo il trionfo, il roster era stato confermato quasi in blocco, ma in estate l'MVP Jack McVeigh ha strappato un contratto NBA, e neanche quest'anno l'altra stella autoctona, il centro verticale Will Magnay (13,8 ppg, 7,1 rpg), ha visto più il campo che l'infermeria. È mancato a lungo anche l'altro ingrediente segreto della ricetta di coach Scott Roth, l'esterno Sean Macdonald (11,2 ppg, 3,8 apg), e il nuovo import Craig Sword (6,3 ppg) è stato un oggetto misterioso tanto quanto il suo supplente Ian Hummer (4,6 ppg).
Stagione al ribasso in tutte le cifre statistiche per Milton Doyle (14,6 ppg, 4,9 rpg, 4,2 apg, 36,6% dal campo), che incrementa a 3,2 le palle perse a gara. L'ex triestino si sposterà a Portorico, da compagno di squadra di Harrison e Waardenburg negli Indios de Mayagüez. Più difficile quest'anno la sua coesistenza con il folletto Jordon Crawford (16,0 ppg, 4,4 apg), spostato a leader della second unit. Ciononostante, i JackJumpers sono arrivati a una vittoria dalla post season, un'altra volta, coerentemente con il loro progetto di gioco ormai quadriennale, da peggior attacco e miglior difesa. Una delle poche note liete e immediatamente spendibili sul mercato è Majok Deng (11,5 ppg, 4,9 rpg), stretch four della nazionale sud-sudanese e uomo simbolo delle scorse Finals. Il classe 1993 sa tirare, schiacciare, stoppare e ha esperienza olimpica e mondiale.
La classifica NBL dopo 20 round
1) Illawarra Hawks 20/9
2) Melbourne United 19/10
3) Perth Wildcats 18/11
4) South East Melbourne Phoenix 16/13
5) Sydney Kings 16/13
6) Adelaide 36ers 13/16
7) Tasmania JackJumpers 13/16
8) Brisbane Bullets 12/17
9) New Zealand Breakers 10/19
10) Cairns Taipans 8/21
I leader statistici
Punti
1) Bryce Cotton (Perth) 28,6
2) Kendric Davis (Adelaide) 25,6
3) Casey Prather (Brisbane) 21,3
4) Montrezl Harrell (Adelaide) 20,7
5) Matt Hurt (SEM) 20,1
6) Rob Edwards (Cairns) 19,8
7) Parker Jackson-Cartwright (NZ) 18,9
8) Chris Goulding (Melbourne) 18,4
9) Dejan Vasiljevic (Adelaide) 18,1
10) Jaylen Adams (Sydney) 18,0
Rimbalzi
1) Tyrell Harrison (Brisbane) 9,7
2) Jack White (Melbourne) 9,4
3) Montrezl Harrell (Adelaide) 9,2
4) Xavier Cooks (Sydney) 8,7
5) Josh Bannan (Brisbane) 8,6
Assist
1) Kendric Davis (Adelaide) 8,0
2) Matthew Dellavedova (Melbourne) 7,1
3) Parker Jackson-Cartwright (NZ) 6,7
4) Jaylen Adams (Sydney) 6,1
5) Derrick Walton Jr. (SEM) 4,8
Stoppate
1) Freddie Gillespie (NZ) 1,8
2) Marcus Lee (Melbourne) 1,7
3) Will Magnay (Tasmania) 1,6
Rubate
1) Keandre Cook (Brisbane) 1,7
2) Matt Mooney (NZ) 1,7
3) Parker Jackson-Cartwright (NZ) 1,6
I premi individuali
- MVP: Bryce Cotton (Perth)
- Allenatore dell'anno: Justin Tatum (Illawarra)
- Sesto uomo dell'anno: Kouat Noi (Sydney)
- Difensore dell'anno: Shea Ili (Melbourne)
- Giocatore più migliorato: Tyrell Harrison (Brisbane)
- Miglior giovane: Alex Toohey (Sydney)
- Primo quintetto: Kendric Davis (Adelaide), Bryce Cotton (Perth), Trey Kell (Illawarra), Tyler Harvey (Illawarra), Matt Hurt (SEM)