Fabien Causeur e l'addio al Real Madrid: «Doloroso, la prima volta che mia moglie mi ha visto piangere»

Fabien Causeur e l'addio al Real Madrid: «Doloroso, la prima volta che mia moglie mi ha visto piangere»
© foto di Ciamillo

In estate Fabien Causeur ha lasciato il Real Madrid dopo anni ed è approdato all'Olimpia Milano. Una decisione, quella dei Blancos, che il francese non ha preso bene, come rivelato a SKWEEK. "Abbiamo avuto una grande opportunità di rimanere a Madrid per 7 anni. È ancora la città di mia moglie, quindi penso che per lei fosse l'ideale. E alla fine è stata più una decisione del Real Madrid che altro. Quindi è stato molto difficile. Per me è stato molto difficile perché è sempre stato il club del mio cuore. Ne ho passate tante lì , non solo i titoli. Ho due figli che sono nati lì. Ho stretto un'amicizia con molti giocatori, molti membri dello staff, ecc. Mia moglie, infatti, il giorno in cui mi hanno detto che non avrei più continuato, è stata la prima volta che mi ha visto piangere. Questo la dice lunga sull'amore che ho, ho sempre avuto e avrò sempre per questo club".

Sui motivi della separazione: "Penso che abbiano approfittato dei ritiri di Chacho e Rudy Fernández. Era la fine di un periodo, due veterani se ne stavano andando e dissero: "Bene, portiamo un po' di sangue nuovo". Quindi, tra virgolette, metteremo Fabien nel pacchetto dei giocatori in usicta. È vero che ero lì da 7 anni. La scorsa stagione ho perso un po' di importanza, anche se ho giocato le partite importanti come ogni anno, le ho giocate bene. Ho sempre sperato di restare, ma c'erano ragazzi come Dzanan Musa o Mario Hezonja che erano arrivati e che si erano adattati molto bene. Si supponeva che fossero loro i prossimi leader. Ho semplicemente accettato, li ho ringraziati e anche loro mi hanno ringraziato per tutto quello che ho dato al Real Madrid in tutti quegli anni. Ma sapevo che se mi avessero dato ancora fiducia avrei potuto ritagliarmi un posto in questa squadra, in questo club. Non avrei mai pensato di giocare lì quasi 500 partite. Insomma, si tratta di una cifra eccezionale. Ho vinto 14 titoli, ma la cosa perfetta sarebbe stata concludere vincendone un altro. Sono una persona che cerca sempre di essere un passo o due avanti in tutto ciò che fa ed è vero che questo era un po' il mio obiettivo [il ritiro in maglia Real ndr]. Non mentirò, non lo negherò. Per me è stata una grande delusione andarmene l'estate scorsa. Era chiaramente straziante. È come quando sei innamorato di qualcuno che poi non vuole più stare con te. Ci sono cose che devi accettare e poi andare avanti. Si comincia qualcos'altro e lo si gode altrove".