NBA - Stephen Curry ha ricordato l'origine del suo "no look shot"

Era il 2013 in una gara 4 di playoff del primo turno tra Warriors e Nuggets, quando Stephen Curry inventò l'evoluzione del trash talking: il "no look shot". Lo ha ricordato nella sua partecipazione al podcast di JJ Redick lo stesso playmaker di Golden State. Durante una prestazione già pazzesca, Steph segnò 22 punti in un quarto in quella gara e il tiro più famoso fu quello in cui non aspettò di vederne l'esito, girando subito le spalle mentre la palla era in aria.

"Era game 4 della nostra prima serie di playoff. Era il terzo periodo. Ho avuto questa striscia pazzesca in cui penso di aver segnato una ventina di punti nel quarto, e uno degli ultimi canestri da 3 punti è stato proprio davanti alla panchina di Denver (…). JaVale McGee era in piedi, con cinque o sei ragazzi intorno a lui. Ricevo la palla nell'angolo, e ovviamente sei già stato in quella situazione in cui ti alzi per tirare e senti tutti dietro di te che fanno trash talking per distrarti. E per qualche ragione, mi sono sentito come in un'esperienza "spirituale". Ho tirato. Quando ho lasciato andare la palla, mi sono detto che non avevo mai sentito una palla andare così bene. Mi sono girato, ho guardato JaVale, poi sono corso via e la palla è entrata.”

Nel corso delle stagione, Curry ha ripetuto molte volte questo gesto di girarsi e non guardare se la palla entra nel canestro o meno, e gli è sempre riuscito. Nel secondo video una carrellata di altri tiri da tre punti del fromboliere dei Warriors, compresi due nell'ultimo All Star Game che ancora molti ricordano.