NBA - Scotty Pippen Jr. si libera dall'ombra di papà allo United Center

NBA - Scotty Pippen Jr. si libera dall'ombra di papà allo United Center
© foto di nba.com

Qualche mese fa, Scotty Pippen Jr. era depresso ai South Bay Lakers. Tra i migliori giocatori della G-League, dopo aver brillato alla Vanderbilt University, il playmaker era alla disperata ricerca di una vera possibilità nella NBA o a valutare l'alternativa. "Ero pronto a lasciare la G-League, forse per andare all'estero", spiega. "Ne ho parlato con mio padre. Mi ha detto che, forse, se non avesse funzionato, sarei dovuto andare all'estero per cercare di lasciare il segno. Ma ho combattuto, sono rimasto, ho creduto nei miei sogni NBA e ho ricevuto la chiamata."

Il 16 gennaio del 2024 la chiamata è arrivata infatti dai Grizzlies, che lo hanno messo alla prova durante un finale di stagione a ruota libera vista la quantità di infotuni che aveva colpito la squadra. Abbastanza per farsi un nome e trasformare il suo "two-way contract" in un vero e proprio contratto quadriennale con la franchigia del Tennessee. Inoltre, alla ripresa della stagione, l'infortunio di Ja Morant ha creato uno spazio in cui il figlio di Scotty Pippen, sei volte campione NBA con i Chicago Bulls, si è infilato.

Ieri sera, in assenza del titolare ma anche di Marcus Smart, era al timone di Memphis contro i Bulls proprio nello United Center teatro delle prestazioni di papà, in una partita dove entrambe le squadre volevano correre. L'occasione perfetta per firmare questa tappa della sua carriera con il career high di punti, 30, con un superbo 13/16 dal campo, di cui 3/6 dalla distanza, e con 10 assist. "Stasera ho detto a mio padre che sarei stato qui. Mi ha solo detto di venire a distruggere tutto, ed è quello che ho cercato di fare. Vedendo il nome di mio padre sul soffitto, ho sognato quel momento. È un sogno che finalmente si sta avverando, aver potuto finalmente giocare qui."