Grant Basile: «Finalmente italiano anche in campo, lo sognavo da tempo»

Grant Basile: «Finalmente italiano anche in campo, lo sognavo da tempo»
© foto di Ciamillo

Con l'esordio in Nazionale - 19 punti 4 rimbalzi, 3 assist e 3 rubate in 20 minuti contro l'Islanda - Grant Basile è diventato italiano anche per il basket. Fino ad oggi, infatti, l'italo-statunitense giocava come straniero. "È stata un'esperienza "super coool", meravigliosa fantastica, una bella emozione. Avere l'opportunità di indossare la maglia azzurra, in un grande ambiente, direi famigliare, giocando una partita che contava per le qualificazioni. Tutto grande", dice nell'odierna intervista a Tuttosport. "Si, è qualcosa che aspettavo da tempo, la sognavo, è stato davvero eccitante esserci riuscito. E ora sarò finalmente italiano anche per il campionato, avere la formazione è importante per la mia carriera, non lo nego. La partita? Sono entrato in campo molto emozionato davvero, sentivo il corpo fremere. Ma su un cambio difensivo dell'Islanda ho ricevuto un fantastico passaggio. Nel secondo caso non c'è stato cambio e allora ho visto spazio e ho tirato. Così mi sono calmato e tutto è diventato più naturale. Poi avere un capitano come Spissu che è anche un gran passatore, ha superato i 250 assist in Nazionale, ti mette in ritmo. Il ct Pozzecco l'aveva detto nel piano partita, passatevi la palla e qualcosa di buono nascerà".

Le origini italiane"Mio bisnonno è partito da Palermo. Sono figlio unico, mio papà Michael giocava a basket in un piccolo college del Wisconsin, poi è stato il mio allenatore alle superiori. Ci troviamo ancora con la famiglia allargata a Natale, si mangiano gli arancini e gli spiedini. Dunque conoscevo la cucina italiana, ma qui è una rivelazione. Ogni posto in cui vai trovi piatti locali, originali