Bandito dalla NBA, Jontay Porter si dichiara colpevole per scommesse illegali

Bandito dalla NBA, Jontay Porter si dichiara colpevole per scommesse illegali

L'ex giocatore dei Toronto Raptors Jontay Porter si è dichiarato colpevole mercoledì di un'accusa di frode telematica in relazione a un sistema di gioco d'azzardo che gli è costato la carriera nella NBA. In particolare Porter - cui fratello è Michael Porter, stella dei Nuggets - ha ammesso di aver finto infortuni o alterato altre dinamiche al fine di favorire un sistema di scommesse in modo che lui e altre persone potessero trarne vantaggi. "Sapevo che quello che avevo fatto era sbagliato e illegale e sono profondamente dispiaciuto per la mia condotta", ha dichiarato.

Un'indagine della NBA ha scoperto che Porter ha piazzato più di una dozzina di scommesse su partite di basket, tra le quali anche alcune sue di quando giocava ai Toronto Raptors. Ha ricevuto una squalifica a vita dalla lega ad aprile. Ora Porter dovrà inoltre pagare centinaia di migliaia di dollari in multe e risarcimenti. Il suo avvocato ha affermato che era diventato dipendente dal gioco d'azzardo e aveva accumulato ingenti debiti di gioco. Secondo i pubblici ministeri, Porter è stato incoraggiato dai suoi complici a saldare quei debiti ritirandosi prematuramente da alcune partite, per assicurarsi che le scommesse sulla sua prestazione fossero vincenti. Altre quattro persone sono state infatti incriminati dall'ufficio del procuratore degli Stati Uniti. La sentenza di Porter è fissata per il 18 dicembre 2024. L'ex giocatore NBA è stato rilasciato su cauzione di 250.000 dollari