Venezia ora corre in campionato, Spahija: «Cosa è cambiato? Niente, ma ora ho i giocatori a disposizione»

Con la vittoria numero 12 nelle ultime 17 partite l'Umana Reyer continua a suon di successi la rincorsa ai playoff in vista del prossimo filotto di incontri diretti. L'87-70 con la Vanoli Cremona viene costruito soprattutto con l'avvio sprint riuscendo a rispondere sempre ai tentativi di rientro degli avversari. Così coach Neven Spahija dopo la partita: «Complimenti alla squadra. Penso che abbiamo meritato la vittoria. Un po' di alti e bassi, ma sempre sotto controllo. Cremona non ha mai mollato, ma anche io ho deciso di cambiare giocatori, cercando di bilanciare i minuti tra 10 giocatori. Non tutti hanno risposto come voglio io. Ma alla fine anche gli errori fanno parte del gioco, unica cosa che mi infastidisce sono i tanti tiri aperti sbagliati. Questa è l'unica cosa. Per il resto 52 rimbalzi, 20 assist, nessuno con più di 25 minuti giocatori. Bene in attacco, bene in difesa».
Un grande momento per la Reyer
«Era un periodo dove non abbiamo giocato né in difesa, né in attacco. Abbiamo perso il secondo quarto. Cremona è brava, se ti rilassi crea problemi, hanno guardie che possono vincere da soli. Uno dei nostri obiettivi era togliere a loro il tiro da tre, segnano tanto. Oggi li abbiamo limitati a 6 triple, questo era il nostro obiettivo. Le condizioni di Casarin? Caviglia, ma è troppo presto, non sappiamo nulla ancora. Cosa è cambiato in questa squadra in questa striscia di vittorie? Ma è una domanda seria? Io non ho cambiato niente. Non ci sono stati i giocatori. Abbiamo giocato a volte senza 4 guardie. In totale le guardie hanno perso 76 partite. Questa è una squadra che si allena bene, si impegna. Ma abbiamo perso partite perché non abbiamo avuto i giocatori. Siamo stati tormentati, ora siamo un'altra squadra. Ora vinciamo perché abbiamo un roster completo, posso finalmente allenare insieme al mio staff».