Reggiana, Faried: "Mi adatto alle regole del gioco per dare sempre il massimo"

Reggiana, Faried: "Mi adatto alle regole del gioco per dare sempre il massimo"
© foto di Donati/Ciamillo

Kenneth Faried, 35enne power forward/center nato a Newark, NJ, uscito da Morehead State e scelto con il pick #22 dai Denver Nuggets nel draft 2011, dopo una lunga carriera tra NBA, Russia, Messico e Portorico, è tornato in questo 2025 in Europa per assaggiare la serie A con la Pallacanestro Reggiana di Dimitris Priftis. E' tempo di un primo bilancio in questa pausa del campionato, e "The Manimal" (come è soprannominato) lo ha fatto insieme a Francesco Pioppi sulle colonne de “il Resto del Carlino – Reggio Emilia”.

Serie A alla UNAHOTELS. "Sicuramente ho dovuto imparare di più sulle regole europee, come ad esempio evitare di prendere tecnico perché ho applaudito (sorride e il riferimento è alla sfida con Trento, ndr) ma da quando sono qui ho cercato di adattarmi di essere il miglior giocatore e la miglior persona possibile. Fuori dal campo sono semplicemente un padre di famiglia: finché i miei figli sono qui, mi tengono occupato e felice”.

Faried è il leader emotivo del gruppo. “Cerco semplicemente di dire ai ragazzi quello in cui credo. Non sai mai se quella partita potrebbe essere l'ultima, quindi gioca sempre duro, con tutto il cuore e la passione. Non importa che siano playoff Nba, Team Usa per portare a casa l'oro, oppure qui in Italia o, diciamo, in posti meno prestigiosi come la G-League: porto sempre la stessa intensità. Nessuno potrà mai dire: "Oh, Kenneth era nella media' o 'Era fuori forma". No, io rimango sempre pronto ed è questo che dico a Momo: sii sempre pronto, lavora sempre sodo, dai sempre il massimo. Quando arriverà il momento di dare tutto, il tuo corpo e la tua mente non conosceranno altro”.

Tra una settimana inizierà il Ramadan e questo cambierà la sua routine. “Penso che sia un'opportunità per concentrarmi ancora di più su me stesso, sul mio percorso e sulle mie convinzioni in Allah e Dio. Ho la forza e la volontà di svegliarmi prima della maggior parte delle persone, di mangiare prima di quanto normalmente farei e di pregare quattro volte per poi riprendere a mangiare. Lo scorso anno ho vissuto un Ramadan fantastico e, allo stesso tempo, stavo giocando davvero bene con la mia squadra di G-League, quindi non mi ha influenzato in modo negativo. Anzi, credo mi abbia dato ancora più determinazione e forza interiore”.

Anche i cari di Faried si stanno trovando molto bene a Reggio Emilia. "La mia famiglia, in particolare i miei figli, la stanno vivendo pienamente. Frequentano la scuola e hanno l'opportunità di ricevere un'ottima istruzione. Stanno imparando anche italiano ed è fantastico. Metà della mia famiglia è marocchina e qui c'è una grande comunità, possiamo farne parte anche andando al mercato per comprare cibo e altre cose. È bello vedere come si sono integrati e come adesso ci siano le seconde generazioni di figli di immigrati che sono a tutti gli effetti inseriti. Ciò mi rende ancora più felice, perché i miei figli stanno arricchendo la loro cultura e la loro fede. Inoltre hanno l'opportunità di fare ciò che amano: giocare a basket e divertirsi."