Treviso, Fabbrini: «Chiediamo scusa ai tifosi andati a Trieste per assistere a un obbrobrio»

Treviso, Fabbrini: «Chiediamo scusa ai tifosi andati a Trieste per assistere a un obbrobrio»
© foto di Ciamillo

Marco Fabbrini, il presidente del Consorzio Universo Treviso, guarda avanti alla sfida di domenica sul campo dell’EA7 Emporio Armani Milano e tira le somme dei due terzi di campionato 2024-25 appena finiti e le prossime gare in arrivo in una intervista concessa su “Il Gazzettino – Treviso”.

Milano, poi Sassari, Varese e Cremona in arrivo. “La prossima partita a Milano sarà molto complicata, giocando contro una squadra di Eurolega. Siamo nettamente sfavoriti, però mai dire mai e chissà che lo schiaffone preso domenica scorsa, almeno, non sia salutare. Poi arrivano tre partite fondamentali: almeno due su tre sono da vincere. Sono match alla nostra portata, mentre quelli successivi sono più impegnativi. Di certo, bisognerà andare in campo in modo diverso da quanto visto a Trieste. Colgo l'occasione per chiedere scusa, da parte mia e della società, a tutti i tifosi, in particolare a coloro che sono andati a Trieste, purtroppo per assistere a un obbrobrio. Perdere a Trieste ci sta, del resto sono avanti a noi in classifica, ma non in quel modo: al di là dei primi minuti, siamo scomparsi. Un atteggiamento non accettabile in una partita che poteva essere decisiva per compiere un ulteriore passo verso la salvezza anticipata. Se proprio vogliamo cercare un'attenuante, l'unica è la difficoltà a ritrovare il ritmo partita dopo tre settimane di inattività. Ora, però, il ritmo va recuperato in fretta, perché, appunto, abbiamo davanti partite fondamentali”.

Fabbrini ha anche fatto un primo bilancio sulla stagione dei biancoblu. “Mi aspettavo sicuramente qualcosa di più. Siamo in una situazione di classifica migliore delle scorse stagioni, però abbiamo avuto molti alti e bassi, momenti ottimi e altri pessimi, in cui ci siamo sciolti alle prime difficoltà. Questa discontinuità è quello che fa più male. I playoff? Nella vita tutto può succedere e i miracoli esistono, ma, appunto, sarebbe un miracolo. Pensiamo solo a tornare alla vittoria con continuità”.