LBA - Pistoia, Markovski: «Io in discussione? Sono tranquillo...»
Al PalaCarrara alle 17:30 l'Estra Pistoia ospita la Bertram Derthona. I toscani vogliono ritrovare la vittoria, ancora mai arrivata dopo l'approdo di Zare Markovski in panchina. Il Tirreno riporta le parole di Ron Rowan, commentate ieri da Markovski. "I cambiamenti nel roster ci sono stati perché gli ha chiesti il nostro coach e noi lo abbiamo accontentato", le parole del patron del club. Il coach ha precisato. "Io non sono qua a decidere tutto da solo, sono venuto per aiutare e dare una mano. Ma le scelte si fanno in gruppo. Creare gruppo è molto importante. Se diciamo che io ho scelto qualcosa, mi dispiace ma io non sono gruppo, io faccio gruppo. Cosa significa creare gruppo? Intendo dalla società in poi. Io mi sento talmente tranquillo perché dico sempre il mio pensiero. E non riuscendo a creare un gruppo compatto e unito avrei dispiacere a 64 anni di non essere capito o accettato". Oggi per la prima volta in sedici anni si registrerà l'assenza della Baraonda Biancorossa, in rotta con alcuni dirigenti della società.
E conclude: "Chiunque venga a giocare contro di noi, questa settimana così come nelle altre, per noi l’obiettivo è soltanto vincere, i numeri dicono che nelle ultime cinque partite, ovvero da quando sono arrivato, pur a fronte di altrettante sconfitte abbiamo un differenziale di -15 punti (considerando la parità al 40′ a Scafati, ndr): questa è la prova che stiamo dando il nostro meglio. Se sovraccarichiamo la squadra dell’importanza della gara, corriamo il rischio di non trattare la partita per quella che è. Il nostro focus deve essere indirizzato soltanto su questo aspetto e non su quello che potrebbe succedere se non vinciamo. Quando c’è pressione, infatti, è opportuno sgonfiare l’atmosfera per non correre il rischio di portarsi dietro paure e titubanze che non servono in questi momenti. Dobbiamo soltanto essere pimpanti e concentrati. Per quanto riguarda il pubblico, infine, penso che il sostegno ci sarà comunque ma non possiamo far passare nella testa dei giocatori anche questo aspetto perché produrrebbe soltanto ulteriore pressione e sarebbe controproducente".