Casalone, i giovani in Nazionale «stimolo per i club a investire» e la differenza con la Francia
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Edoardo Casalone è al lavoro al fianco del CT Gianmarco Pozzecco per le due gare della finestra di qualificazione a EuroBasket 2025 che l'Italia giocherà nei prossimi giorni. Già strappato il pass, è stato deciso di mettere insieme un gruppo molto giovane, con dentro anche giovanissimi come Dame Sarr e Francesco Ferrari, 19 e 18 anni. "Non è tanto il futuro, è il presente della maglia azzurra Questi giovai stanno già giocando a ottimo livello. Tanti hanno la possibilità di confrontarsi nelle coppe. Quelli non disputano le Coppia, come Francesco Ferrari, stanno disputando una stagione interessante", le parole di Casalone a Tuttosport. "Secondo me è un modo per far capire che la maglia azzurra è importantissima e per affascinare i ragazzi delle giovanili, vedendo davanti un percorso chiaro fatto da altri ragazzi. Qui abbiamo Ferrari e Dame Sarr 19 e 18 anni. Poi è uno stimolo per i dub a investire sui giovani italiani. Un esempio è il percorso di Niang a Trento".
Assistente del ASVEL Villeurbanne, Casalone segue da vicino il lavoro che la Francia fa con i giovani. "Perché producono talenti? Sicuramente la parte atletica è un aspetto dedsivo per formazione dei giocatori francesi. Poi d sono altri aspetti: l'idea di ogni dub di costruire un'academy perché il loro obiettivo è formare giocatori da mandare al draft Nba. Una missione concreta. Appesi nei palazzetti d sono gli stendardi delle vittorie, ma anche le fotografie dei giocatori scelti al Draft, che hanno fatto una carriera importante e sono partiti da lì. Possiamo prendere spunto da loro? In verità è un po' quello che vogliamo trasmettere anche noi con questa Nazionale. Abbiamo un livello tecnico in Italia molto buono, dunque dè qualità in chi li allena nelle giovanili. Manca poi il coraggio il coraggio e la progettualità. Un piano deve essere studiato assieme tra dub e settore tecnico".